Almost famousProseguono gli appuntamenti della rassegna All that musical, dedicata al genere musical, realizzata dall’ Ufficio Cinema del Comune, nell’ambito di Restate 2009. Sabato 11 luglio alle ore 21,30, in Piazza Prampolini è la volta di un omaggio al colorato mondo del rock visto con affetto e nostalgia da Cameron Crowe, a suo tempo giovanissimo cronista dal 1973 della famosa rivista Rolling Stones, e per l’occasione riunisce nella colonna sonora pezzi straordinari.

Su grande schermo, con accesso gratuito, verrà proiettatoAlmost famous (Quasi famosi) di C. Crowe con B. Crudop, K. Hudson (durata 120 min. – USA 2000).

Il film è incentrato sulla musica degli Anni Settanta attraverso il racconto autobiografico di Cameron Crowe, a suo tempo giovanissimo cronista dal 1973 della famosa rivista Rolling Stones, inviato al seguito dell’Almost Famous Tour di un gruppo musicale. Rock, Led Zeppelin, Elton John, David Bowie: personaggi e musica prediletti dall’ex giornalista quindici-sedicenne di Salt Lake City (Utah), figlio di una casalinga rocchettara, e le nostalgie maliconiche dell’autobiografia, le lezioni di vita e d’amore impartite ogni giorno dalla realtà. (Lietta Tornabuoni, La Stampa)

«Ho 43 anni – spiega – e cominciai ragazzino a scrivere di musica. Ricordo le urla di mia madre quando Playboy accettò un mio pezzo. Quando ho invitato Robert Plant e Jimmy Page dei Led Zeppelin a vedere il film, mi hanno bisbigliato: “Cosa ha detto tua madre rivedendosi nelle urla, nell’angoscia quando te ne vai di casa al seguito del tour?”. «Già prima di “Johnny Maguire” – prosegue – volevo scrivere “Almost Famous”, ma non trovavo i toni capaci di rendere il kitsch, la nostalgia e il dolore, i grandi amori di quegli anni, gli Who, i Led Zeppelin, gli Eagles, gli Allman Brothers, i per me irripetibili Lynyrd Skynyrd… Su tutti ho scritto, tutti li ho ricordati. Sì, la band immaginaria del film, gli Stillwater, rappresenta una miscela dei gruppi che ho amato.»

(da un’intervista al regista Cameron Crowe)