FRANCESCO FALCONE«I bilanci individuali e familiari di molti modenesi continuano a peggiorare a causa della crisi, per cui chiediamo ai sindaci di non aumentare imposte e tariffe nel 2010, anzi di ridurre il prelievo fiscale su cassintegrati, disoccupati di lunga durata, famiglie con il mutuo sulla casa ecc.».

Lo chiede il segretario provinciale della Cisl Francesco Falcone rivolgendosi alle nuove amministrazioni locali, a partire dal Comune di Modena e dalla Provincia. Per Falcone sindaci e assessori, che sicuramente si rendono conto che viviamo una delle crisi più difficili della nostra storia, devono avere il coraggio di ribaltare la tradizionale struttura dei bilanci comunali, non più adeguati a soddisfare bisogni molto diversi rispetto agli anni scorsi.

«I politici devono mettersi in discussione e abbandonare gli atteggiamenti autoreferenziali del passato. I bilanci vanno destrutturati e ricomposti con criteri completamente nuovi e concertati con il sindacato. Oggi – spiega il segretario Cisl – bisogna dare priorità assoluta e risorse agli interventi che possono aiutare la ripresa economica, rilanciare i consumi, sostenere le famiglie in difficoltà, tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori e pensionati. Comprendo le difficoltà delle giunte, ma anche il sindacato è disponibile a sporcarsi le mani. Si può iniziare tagliando le spese meno necessarie. In questo senso – continua Falcone – è incoraggiante che la maggioranza delle amministrazioni abbia ridotto il numero degli assessori. Ora si tratta di proseguire contenendo spese come quelle per certi eventi pseudoculturali, per le operazioni di marketing e immagine degli enti, per le uscite anche di piccolo importo che si disperdono in mille rivoli nelle pieghe dei bilanci».

Inoltre il segretario della Cisl sollecita una redistribuzione dei carichi fiscali secondo il principio “chi ha di più contribuisca di più”, affinché i bilanci comunali siano più equi senza pregiudicarne l’equilibrio. «Non è più accettabile mettere le mani nelle tasche dei cittadini in modo indistinto – dice Falcone – Dobbiamo percorrere con decisione la strada maestra dell’equità, unica condizione per continuare a garantire opportunità e servizi ai lavoratori e pensionati in una logica di “bilancio di comunità”. Insomma, invito sindaci e assessori a preoccuparsi, ancor più di quanto abbiano lodevolmente fatto in passato, dei bisogni concreti delle famiglie, dei giovani, degli anziani e degli immigrati per costruire una società modenese coesa e solidale», conclude il segretario provinciale della Cisl.