guardia-di-finanzaUn imprenditore bolognese, B.L., attivo nel settore della telefonia e dell’informatica, è stato arrestato dalla Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bologna con l’accusa di frode all’Iva: l’emissione di fatture per operazioni inesistenti pre fosse  diventata la sua principale attività lavorativa. Nei suoi confronti, il gip ha disposto gli arresti domiciliari. Il meccanismo era quello quella delle cosiddette “frodi carosello” : nei rapporti tra aziende italiane e sanmarinesi, gli operatori nazionali risultano avere crediti iva, in realtà inesistenti.

L’evasione, a carico della ditta dello stesso imprenditore e di altre attività, dal 2005 ad oggi, è stata quantificata in oltre 50 milioni di euro.