lavoro_1Sono stati presentati oggi i risultati dell’indagine Excelsior 2009, la dodicesima edizione della rilevazione realizzata da Unioncamere Italiana in collaborazione con il Ministero del Lavoro e le Camere di Commercio di ogni provincia. Oggetto dell’indagine le previsioni occupazionali per l’anno 2009 delle aziende private con almeno un dipendente, con esclusione del settore agricolo, della Pubblica Amministrazione e delle attività libero-professionali.

I dati provinciali confermano che la crisi finanziaria internazionale esplosa nella seconda metà del 2008 sta producendo effetti importanti sull’economia reale e sullo scenario occupazionale della provincia di Modena. Le previsioni occupazionali raccolte evidenziano infatti che solo il 16% circa delle imprese intervistate manifesta l’intenzione di procedere ad assunzioni nel corso dell’anno. Rispetto alle rilevazioni effettuate nei due anni precedenti si tratta di un ridimensionamento di circa 10 punti percentuali.

Per il 2009 sono previste assunzioni pari a 8.030 unità a fronte di 12.500 uscite. Il saldo di -4.470 posti di lavoro risulta determinato prevalentemente dalla forte flessione della domanda di lavoro; le uscite invece registrano un lieve aumento rispetto allo scorso anno. In termini relativi la contrazione risulta pari al -2,4% (contro una media regionale del -1,8% e nazionale del -1,9%).

Il ridimensionamento occupazionale ha interessato pesantemente la nostra provincia anche per motivi strutturali, dato il forte peso che ha il settore manifatturiero, che in questa crisi risulta il più colpito: basti pensare che tra i posti di lavoro persi a livello regionale almeno uno su cinque è modenese.

Tra le sole imprese artigiane il saldo occupazionale è ancora più negativo: -4,4%. Il fenomeno si può ricondurre al calo dell’attività produttiva che ha indotto, tra l’altro, alcune imprese committenti a mantenere al proprio interno il lavoro abitualmente affidato ai subfornitori.

La flessione occupazionale è generalizzata ed interessa tutti i settori economici. Va sottolineato che i dati dell’indagine Excelsior non tengono conto dei dipendenti che già si trovano o per i quali è previsto il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni.

Le imprese del manifatturiero e delle costruzioni risentono più degli altri della congiuntura economica sfavorevole ed in particolare del calo della domanda di beni e servizi. La caduta produttiva che ne deriva colpisce in modo particolare l’industria ceramica, le costruzioni e l’industria del tessile abbigliamento; questi settori registrano infatti una previsione del saldo occupazionale negativo superiore al 4,0%. Più attenuata, ma pur sempre consistente, è la flessione rilevata negli altri comparti manifatturieri (tra il -1,0% e il -3,6%).

Tra le attività terziarie più marcato risulta il calo occupazionale del settore ristorazione/turismo (-2,5% per gli alberghi, ristoranti e servizi turistici) seguito dalle attività dei servizi alle imprese, trasporti, credito-assicurazioni (-1,9%).

Commercio al dettaglio e all’ingrosso registrano una flessione limitata allo 0,5% mentre gli altri servizi alle imprese e alle persone possono vantare un’occupazione invariata rispetto allo scorso anno.

Le previsioni di assunzioni non stagionali per l’anno 2009 sono ridimensionate per tutti i gruppi professionali, ma in modo particolare per la categoria degli operai (-58,4%). Molto più attenuata è invece la riduzione che riguarda le professioni non qualificate (-7,1%).

Infine si rileva che i contratti di lavoro a tempo indeterminato incidono per il 37,5% sulle previsioni di assunzione.