de_PaulaDichiarata ufficialmente parte del patrimonio culturale del Brasile, è uno dei generi musicali più noti al mondo e quest’anno celebra il cinquantesimo anniversario della nascita: la sesta edizione del festival “Arte a 6 corde” Festeggia il compleanno della Bossa Nova con Irio de Paula, accompagnato dal Maurizio di Fulvio Trio, in un’esibizione che avrà luogo questa sera – lunedì 3 agosto –  in Piazza della Vittoria a Sestola a partire dalle ore 21, con l’intento di celebrare la musica che ha avuto il merito di rendere famose e amate nel mondo le sonorità brasiliane.

In scena a Sestola ci sarà il grande chitarrista Irio De Paula, vero e proprio guru di quanto c’è di musicale in Brasile. Il settantenne musicista e compositore, con le sue collaborazioni e produzioni, ha scritto e continua a scrivere una parte importante della storia della musica contemporanea. Grande conoscitore dello strumento e in particolar modo dei ritmi Samba e Bossa, si sono avvalsi della sua collaborazione artisti quali Bud Powel e Chat Backer, ed è riconosciuto come uno dei più qualificati musicisti del genere in tutto il mondo. Dagli anni ’70 vive in Italia, dove ha partecipato come sessionman a numerose incisioni discografiche. Significativa la sua partecipazione a “Per un pugno di samba”, album realizzato a Roma da Chico Buarque de Hollanda con gli arrangiamenti di Ennio Morricone.

De Paula acquisisce notorietà presso il pubblico italiano quando la sua canzone Criança viene inserita nella colonna sonora de L’ultima neve di primavera (1973) e viene pubblicata sulla facciata B del 45 giri del tema principale del film, che raggiunge il primo posto nella hit parade. Ha pubblicato più di cinquanta album, da solo o in varie formazioni, spaziando dalla musica brasiliana agli standard della musica americana. Ha accompagnato alla chitarra i più popolari artisti della musica latinoamericana e partecipato come ospite, sia dal vivo che in studio, a incisioni di prestigiosi jazzisti quali Gato Barbieri, Tal Farlow, Archie Shepp e Steve Grossman.

Maurizio Di Fulvio, nato a Chieti, risiede a Pescara. Dopo il diploma in chitarra classica si è formato artisticamente con musicisti come Bream, Carlevaro, Scofield e Metheny; ha ottenuto primi premi e vari riconoscimenti in concorsi prestigiosi e svolge una brillante carriera concertistica, suonando soprattutto in Europa e in America, sia in qualità di solista che con formazioni varie. Ha effettuato registrazioni per emittenti televisive e radiofoniche e ha, inciso un repertorio che comprende composizioni proprie, arrangiamenti e improvvisazioni di matrice jazzistica e latino-americana. Numerose sono le attenzioni di importanti compositori del nostro tempo, tra cui Bussotti, Berio e Sciarrino, che spesso gli hanno affidato la revisione, l’adattamento e l’interpretazione delle loro opere. È considerato dalla critica internazionale uno dei chitarristi più interessanti e innovativi del panorama musicale contemporaneo. A Maurizio Di Fulvio, leader dell’omonimo trio, si uniscono Ivano Sabatini, contrabbassista raffinato e dalla solida preparazione che, grazie all’utilizzo dell’archetto, passa da accompagnatore a voce solista, creando atmosfere ricche di bellezza melodica e di pregevole musicalità e Walter Caratelli, percussionista-batterista dal tocco morbido e vellutato che, con equilibrato senso dell’estetica musicale, sottolinea ogni momento dell’esecuzione con effetti strumentali e particolari trovate ritmiche.

“Arte a 6 corde”, Festival Chitarristico Internazionale diretto dal maestro Andrea Candeli, giunge quest’anno alla sesta edizione. Con il consenso di critica e pubblico, confermato dalle numerose presenze (oltre 6000 nella passata edizione), il Festival ha saputo interessare e coinvolgere sia chitarristi che semplici appassionati, attraverso una nuova chiave di lettura del mondo delle sei corde, che intende collegare vari generi e stili attorno a un solo strumento. Proponendo ancora una volta un cartellone ricco di appuntamenti di chitarra classica, jazz ed elettrica, continuerà a essere dedicata particolare attenzione ai giovani chitarristi, attraverso stage di perfezionamento e, soprattutto, offrendo loro la possibilità di esibirsi in concerto. Sarà ancora una volta la splendida cornice dell’Appennino Modenese il contesto privilegiato per questa iniziativa, rinnovando la volontà di valorizzare una terra da sempre ospitale, ricca di storia e di cultura, in cui musica e arte si incontrano naturalmente.