Zavattini - foto1Vent’anni fa, il 13 ottobre 1989, si chiudeva la straordinaria esperienza umana di Cesare Zavattini, uno dei protagonisti assoluti della cultura nazionale e internazionale del Novecento. L’eredità culturale che ci ha lasciato si è sedimentata in una eccezionale mole di documenti che costituisce l’’Archivio Cesare Zavattini’, istituito presso la biblioteca comunale ‘Panizzi’ di Reggio Emilia grazie alla generosità e alla costante collaborazione degli eredi. La ricchezza materiale di questo patrimonio, composto da decine di migliaia di documenti, è lo specchio fedele della ricchezza intellettuale di Zavattini, della vastità e varietà dei suoi interessi.

In occasione del ventennale della scomparsa, la biblioteca Panizzi promuove un programma di iniziative con l’obiettivo di riproporre la figura di Zavattini all’attenzione del grande pubblico. D’accordo con i familiari, si è scelto di puntare sulla realizzazione di iniziative – oltre che a Reggio Emilia, dove negli anni sono state organizzate numerose occasioni per conoscere la poliedrica attività artistica e intellettuale di Zavattini – in importanti città che in passato non hanno prodotto significative occasioni di riflessione sulla sua opera: Bologna, Firenze e Roma.

In collaborazione con Cineteca di Bologna e Ministero per i Beni culturali è stato così predisposto un progetto che consentisse di mettere in luce alcuni aspetti meno noti dell’attività di Zavattini. Da questo progetto sono nate due iniziative: la mostra Zavattini contro la Terra. Il Fumetto tra letteratura e cinema, che si è svolta a Bologna dal novembre 2008 al gennaio 2009 e sarà ripresentata nell’autunno 2009 a Reggio Emilia, e un convegno su ‘Zavattini e la televisione’ che si svolgerà a fine 2009 a Bologna.

Nel capoluogo emiliano, inoltre, dal 14 novembre 2009 al 31 gennaio 2010 si terrà la mostra Racconti a colori. Cesare Zavattini e la pittura, organizzata dall’Archivio Zavattini e dalla Fondazione del Monte. La mostra sarà un’occasione importante non solo per illustrare la produzione artistica di Zavattini, documentata organicamente dalla raccolta dei 120 dipinti conservati presso i Musei civici reggiani, ma anche per presentare il collezionismo artistico zavattiniano, documentato in particolare da una serie di piccoli dipinti realizzati appositamente da celebri artisti per la storica “collezione minima” di Zavattini, recentemente acquisiti dalla Pinacoteca di Brera.

Nell’occasione, l’Istituto regionale per i Beni culturali pubblicherà un volume sull’argomento, valorizzando in particolare la ricca documentazione conservata nell’Archivio Zavattini della Panizzi relativa ai rapporti tra Zavattini e alcuni dei protagonisti dell’arte contemporanea, tra cui Morandi, Campigli, Depero, Manzù, Melotti, Rosai, Maccari, Bartolini, Siqueiros, Soffici, Sironi, Steinberg, Burri, Dubuffet, Mirò, Sassu.

La biblioteca Panizzi ha poi promosso una collaborazione con il Gabinetto Vieusseux di Firenze, che consentirà di realizzare anche nel capoluogo toscano un’occasione per rendere omaggio a Zavattini. Il 6 novembre sarà inaugurata una mostra documentaria con materiali tratti dall’Archivio Zavattini e si svolgerà una tavola rotonda sul lascito culturale di Zavattini.

Infine, la Panizzi sta collaborando attivamente alla realizzazione della mostra Zavattini inedito, promossa dal Museo di Arte contemporanea di Roma, nella quale verranno presentati quadri di Zavattini risalenti agli anni Quaranta scoperti solo ora nei depositi di una storica galleria d’arte.