Moschea“Perché il Sindaco di Castelfranco Emilia è tanto veloce nel risolvere, a spese della collettività, i problemi dei fedeli islamici mentre sbatte la porta in faccia al resto dei cittadini che da anni vivono in condizioni di degrado e chiedono aiuto all’Amministrazione? Al termine del Ramadan ha intenzione di continuare a concedere l’uso abusivo ed irregolare degli edifici di via Ripa Superiore per la preghiera islamica?” Sono alcune domande contenute in una interrogazione presentata alla Regione Emilia Romagna dal Consigliere regionale del PDL Andrea Leoni in merito alla moschea abusiva creata in locali di via Ripa Superiore, a Castelfranco Emilia in provincia di Modena, e all’intenzione del Sindaco di concedere temporaneamente l’uso di altre aree del territorio alla preghiera islamica.

“Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un Sindaco di sinistra che sbatte la porta in faccia a famiglie sfrattate da appartamenti fatiscenti e che da annichiedono aiuto al Comune, e stende tappeti rossi agli islamici che violano la legge e pretendono spazi pubblici per le loro attività. Questo è inaccettabile. Le regole vanno rispettate da tutti, islamici compresi. Se i locali di via Ripa Superiore non sono conformi alle attività di culto, la ‘moschea abusiva’ di via Ripa Superiore va chiusa. La legalità va rispettata da tutti, senza distinzione. Il Sindaco di Sinistra Reggianini non può continuare a privilegiare gli islamici discriminando di fatto chi non lo è. L’integrazione si basa sul rigoroso rispetto delle leggi e delle norme e non sulla loro costante violazione”.

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Luca Ghelfi: prima di una moschea sarebbe meglio fare un scuola

Integrazione si, favoritismi no: perché si debba scegliere una corsia preferenziale per realizzare una moschea quando quello che necessita a Castelfranco è una scuola, non è dato di sapere. I giovani di Castelfranco ogni mattina perdono un’ora del loro tempo e del loro sonno per recarsi a Modena, aumentando il traffico sulle strade, ma l’urgenza per il sindaco è il luogo di culto per il musulmani. Non nego che sia giusto tenere conto delle esigenze di tutta la popolazione che c’è sul territorio, ma qualche volta ho la sensazione che per non scontentare le minoranze, si faccia torto alla maggioranza: a quanti gruppi di persone si sarebbe concessa una struttura provvisoria in pochi giorni, in un’area pubblica, senza discutere troppo? Senza poi dimenticare che almeno per ora nessuna reciprocità esiste nei paesi a maggioranza musulmana: dove costruire una chiesa, o aggregare gruppi di cristiani non è altrettanto semplice o garantito.

(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)