tribunale_aula_2Il gip di Bologna, Letizio Magliaro, non ha concesso la custodia cautelare per l’operaio siciliano che la notte del 30 agosto scorso ha colpito la convivente con calci e pugni mandandola all’ospedale dove è ancora ricoverata dopo un intervento per lo spappolamento della milza causato dai colpi ricevuti.

Pur riconoscendo la gravità del fatto, il giudice ha tenuto conto dell’incensuratezza dell’uomo e, pur concordando con la Procura, ha ritenuto sufficiente la misura dell’allontanamento dalla casa coniugale e dai luoghi frequentati dalla donna.  Qualche giorno dopo l’intervento chirurgico, il pm Flavio Lazzarini ha anche sentito la donna, una romena di 35 anni da tempo in Italia. La donna ha detto che non era la prima volta che veniva picchiata dal compagno con cui vive da circa 4 anni in un comune della prima periferia di Bologna. In passato però non l’aveva malmenata con la violenza dell’ultimo episodio.

Ora il siciliano, un carrozziere di 45 anni, è accusato di lesioni personali gravi e maltrattamenti in famiglia. A causare lo scoppio d’ira è stato un litigio per questioni di gelosia scoppiato nella notte tra sabato e domenica perchè la donna lo accusava di averla tradita. Al culmine del litigio l’uomo l’ha colpita e poi l’ha sbattuta fuori di casa. L’uomo ha ammesso di aver picchiato la donna e ha fornito una parziale spiegazione delle ragioni per cui aveva perso la testa. La Procura sta valutando l’eventuale ricorso contro la decisione del gip.