tribunale2Giovanni F., il quarantenne con problemi psichici che ha confessato di aver ucciso la madre Rosa Mellino di 72 anni, resterà in carcere. Lo ha deciso il gip Letizio Magliaro dopo averne convalidato il fermo. La donna fu trovata morta il 5 settembre nella sua abitazione a San Pietro in Casale. Il figlio ha ammesso di averla uccisa a coltellate.

La decisione è stata presa anche in attesa dell’esito della perizia psichiatrica chiesta dal pm Rossella Poggioli. Il magistrato ha infatti affidato l’incarico allo psichiatra Renato Ariatti di eseguire una perizia sul matricida e sulla base della relazione si deciderà in quale struttura inviarlo. Il difensore dell’uomo si è rimesso a giustizia limitandosi a segnalare che il carcere non è certamente il luogo più adatto al suo assistito.

La pm acquisirà pure la sentenza di assoluzione per incapacità di intendere e volere emessa dal gup di Bologna nel ’96 dopo che l’uomo era stato indagato per la violenta aggressione nei confronti della cognata.  A metà agosto scorso i medici avevano chiesto un nuovo trattamento sanitario obbligatorio nei suoi confronti perchè si rifiutava di assumere i farmaci senza i quali non riusciva a tenere a bada gli scatti violenti dovuti alla malattia. A inizio settembre l’uomo era stato visitato e secondo la Usl, che lo ha ribadito in un comunicato, non presentava sintomi tali da richiedere un ricovero.