autostrade1Legambiente chiede a cosa servono gli appelli delle associazioni dei costruttori e le processioni degli amministratori a Bruxelles. Si tratta di un film già visto che ha già una risposta. Invece di perdere tempo in inutili teatrini perchè non ci si impegna per avere i soldi promessi per il trasporto ferroviario metropolitano e regionale, vera emergenza della mobilità di Bologna e della Regione? Appare piuttosto sorprendente la reazione di Regione, Provincia e Comune – ma soprattutto quella del governo nazionale – alla notizia “annunciata” da tempo, secondo la quale il Passante Nord di Bologna non si può fare con un semplice affidamento diretto alla Società Autostrade che dovrebbe addossarsi il costo di un’opera onerosa che ha carattere concorrenziale con l’attuale attraversamento dell’area bolognese sulla quale riscuote un pedaggio in base ad una concessione.

La Commissione Europea ha detto in modo inequivocabile che si deve fare la gara e che le autorità italiane si sono impegnate a farla con una comunicazione che porta la data del 20 febbraio. La domanda è: a che servono gli appelli dei costruttori, nuove processioni degli amministratori a Bruxelles e le immancabili rassicurazioni dei ministri di turno? Questo è un film già visto: dura da oltre 5 anni e sono state percorse tutte le piste senza arrivare a nulla.

Il problema è che mancano i soldi per un’opera che neppure la regione voleva, della quale la terza corsia realizzata sull’attuale tracciato ha già dimostrato l’inutilità. Legambiente chiede che comune, provincia e regione, invece di perdere tempo per l’ennesima missione presso la commissione (per scoprire magari che le risposte sono tutte più vicine a casa) si occupino di recuperare i soldi promessi per far partire davvero il servizio ferroviario metropolitano e regionale che è la principale soluzione sulla mobilità di Bologna e della Regione.

A distanza di 7 anni dalla prima proposta, dopo due secchi no dell’Unione Europea è così difficile ammettere che è stata proposta un’opera sbagliata, inutile e addirittura dannosa perché fautrice di un ulteriore consumo di suolo a fini cementificatori nell’area bolognese? A meno che non si confermi l’ulteriore costruzione di capannoni e villette come unico vero obiettivo di questa operazione……..

La verità è che come tante altre “grandi opere” anche il Passante Nord è una scelta anacronistica e ci porta fuori dalla linea che l’Europa si è data sulla riduzione della CO2 e la vera necessità per fronteggiare la congestione sempre più grave delle aree urbane è il potenziamento del trasporto pubblico e, in primo luogo, del trasporto ferroviario. Non sarebbe più logico, utile e salutare, anche per la credibilità delle istituzioni, puntare su questo rompendo con gli sprechi di denaro pubblico e con i modelli che ci hanno portato a questo punto? Oltretutto a noi sarebbe risparmiato l’obbligo di dover ricorrere nuovamente alla commissione.