RighiniTechno Classica a Essen (Germania), la più grande mostra-mercato d’epoca al mondo: 170.000 visitatori in un week-end. Aste di auto d’epoca, prima tra tutte quella organizzata da RM Auctions alla Ferrari di Maranello: straordinaria copertura mediatica in tutto il mondo per le vendite record. Sono prove che la “cultura dell’evento”, oggi dominante, è entrata prepotentemente nel mondo, una volta esclusivo, delle auto e moto storiche. Come gli eventi possano contribuire allo sviluppo della cultura settoriale e generale e quanto e se aiutino i musei del motore o, al contrario, sottraggano loro visitatori e visibilità è stato il tema di apertura della quarta giornata dell’11° World Forum for Motor Museums, in corso di svolgimento nella Motor Valley della Regione Emilia Romagna.

Il World Forum, per la prima volta in Italia, raccoglie direttori e curatori dei musei del motore in tutto il mondo oltre ad appassionati e collezionisti. E’ un’iniziativa della Regione Emilia Romagna per l’ulteriore promozione dei valori culturali e turistici. E’ organizzato dalla Fondazione Casa Natale di Enzo Ferrari (Modena) e da APT Servizi della Regione.

Il workshop aveva un titolo emblematico: “Eventi, show, aste: amici o nemici dei musei?”. Guidati da Aldo Zana, giornalista e storico dell’automobile, sono intervenuti i responsabili di eventi tra i più importanti al mondo: Eduard Michel Franssen per Techno Classica, Max Girardo per RM Auctions, Paolo Binelli per la Mille Miglia Storica. Maurizio Mercurio, professore all’università di Modena e Reggio Emilia, ha chiuso con una appassionata disanima dell’atteggiamento dei giovani di fronte ai musei.

Eduard Michel Franssen (direttore generale Siha Austellung, che organizza Techno Classica e altri grandi show di veicoli storici) ha presentato il rapporto tra grandi show e musei come una relazione win-win, in cui entrambe le parti ricavano un vantaggio. I musei sono un magnete dell’interesse verso gli autoveicoli storici. Gli show ampliano la visibilità dei musei. E’ quanto ha sempre fatto Techno Classica, che mette a disposizione dei musei del motore spazi privilegiati a condizioni di favore.

Il rapporto tra aste e musei è stato tratteggiato da Max Girardo (managing director, RM Auctions Europe) attraverso esempi emblematici: aste organizzate presso i principali musei o, come nel caso della Ferrari a Maranello, presso costruttori che

creano emozione anche nel pubblico di non specialisti e diventano argomenti mediatici di interesse globale. “Costruire tutto attorno alle auto” è la regola di RM Auctions: lo stesso approccio seguito dai musei e un ritorno alle origini della cultura dei veicoli di ieri.

Le auto prima di tutto e davanti a tutto è la regola della Mille Miglia, fenomeno di coinvolgimento di un intero Paese, unico al mondo. Lo ha sintetizzato Paolo Binelli (vice-presidente Comitato Organizzatore Mille Miglia): “La corsa coinvolge i sensi dello spettatore attraverso rumori dei motori, odori delle miscele, flash visuali, anche il tatto quando si riesce a sfiorare una carrozzeria nobile e antica. Le auto sono fatte per muoversi: i musei devono scendere in piazza e stimolare emozioni”.

Maurizio Mercurio è partito da considerazioni preoccupanti per i presenti: “I giovani odiano i musei. L’automobile è oggi un mito debole. Le corse perdono interesse (vanno un po’ meglio quelle in moto). I musei devono dimenticare la loro staticità e trovare il coraggio di cambiare. Anche perché, come ha detto Mario Andretti, uno dei più grandi piloti dell’era moderna: “Quando vi sembra di avere tutto sotto controllo, vuol dire che non state andando abbastanza veloci”. Infatti, anche per i musei del motore, il rischio più grande è non rischiare mai”.

Dopo la visita alla Maserati, nella storica sede di viale Ciro Menotti a Modena, il programma è continuato nel pomeriggio presso la Camera di Commercio di Modena, con il workshop dedicato ad archivi e centri documentazione, componenti essenziali della salvaguardia e trasmissione della storia alle future generazioni.

Ha iniziato Giovanni Barozzi, professore all’Università di Modena e Reggio Emilia, che ha illustrato il Progetto Tecnostoria per l’archiviazione digitale della documentazione tecnica relativa al progetto e alla produzione di auto e moto nella Motor Valley. Il progetto è iniziato attraverso la collaborazione delle università della Regione e sta ora coinvolgendo 10 biblioteche, anche al di fuori delle università.

Giorgetta Bonfiglio Dosio, professore all’Università di Padova, ha detto che la situazione degli archivi storici d’impresa in Italia è molto migliorata negli ultimi anni grazie a un rinnovato interesse delle aziende, che vedono nella conservazione della tradizione un valore aggiunto per i loro brand e prodotti.

Un esempio di conservazione e catalogazione di patrimoni storici iconografici è stato descritto da Patrizia Cacciani, responsabile di Cinecittà-Luce, nuova denominazione degli Archivi Storici Luce, oggi integrati con quelli di Cinecittà. Gli archivi contengono circa 3 milioni di fotografie che coprono tutto il Novecento oltre a diecine di migliaia di contributi filmati no-fiction, digitalizzati all’80% e accessibili tramite Web.

Mauro Negri, Fondazione Negri di Brescia, e Carolina Lussana, curatore della Fondazione Dalmine (Bergamo) hanno presentato il loro lavoro per la catalogazione e accessibilità dei documenti aziendali e fotografici: la famiglia Negri possiede centinaia di migliaia di foto scattate da quattro generazioni di fotografi.

La giornata si conclude con la visita della Collezione Righini, una delle più grandi al mondo: oltre 350 vetture storiche, molte uniche, quale, per esempio, la Avio Auto Costruzioni 815, prima vettura realizzata da Enzo Ferrari, costruttore indipendente, nel 1940. Nel Castello Malvasia di Panzano, Mario Righini ospita i presenti al World Forum per cena e talk show dedicato alle “Quattro Ruote”. Gli invitati d’onore, persone che hanno scritto la storia dell’automobilismo sportivo, sono protagonisti del talk show condotto da Mauro Tedeschini, presidente Fondazione Casa Natale di Enzo Ferrari e direttore di Quattroruote. Il menù è a base di specialità gastronomiche modenesi offerte dai consorzi del nocino, dell’aceto balsamico tradizionale, del prosciutto, del parmigiano-reggiano, dei lambruschi modenesi.

Domani, giornata conclusiva del Forum, l’Auditorium Enzo Ferrari a Maranello ospita la tavola rotonda dedicata a musei e marketing territoriale. Segue la visita alla Galleria Ferrari a Maranello. Conclusione formale e ufficiale al Palazzo Ducale di Modena, sede dell’Accademia Militare.