economia_affittiModena detiene già da alcuni anni il primato per gli sfratti per morosità, e se si considera l’aumento dei pignoramenti per il mancato pagamento del mutuo, l’aumentare dell’indebitamento delle famiglie in seguito a prestiti personali, unitamente alla caduta di reddito familiare provocata dalla crisi, è evidente che urge prendere dei provvedimenti a sostegno dellefamiglie in difficoltà con redditi medio bassi e canoni d’affitto insostenibili.

Si tenga inoltre conto che le famiglie sfrattate che non ricevono sostegni per l’affitto, non potranno far altro che rivolgersi ai Servizi Sociali comunali, allungando così la già numerosa graduatoria per l’assegnazionedegli alloggi pubblici e dei contributi per l’affitto.

Le Fondazioni Bancarie modenesi hanno manifestato la disponibilità alla creazione del Fondo di garanzia per l’Affitto per sostenere le famiglie in difficoltà a causa della crisi (perdita di lavoro e cassintegrazione), iprecari e i pensionati al minimo, ed evitare così per queste fasce deboli gli sfratti per morosità e la successiva perdita dell’alloggio.

Cgil e Sunia chiedono alla Provincia di Modena di convocare al più presto, entro il mese di settembre, il tavolo per definire e istituire il Fondo di garanzia e far così decollare gli impegni presi nei mesi scorsi con il Protocollo anticrisi (febbraio 2009) sottoscritto anche dai sindacati confederali Cgil Cisl Uil.

E’ auspicabile che i sette Comuni capo distretto (Modena, Carpi, Sassuolo, Mirandola, Castelfranco, Pavullo, Vignola, ) insieme alla Provincia e le Fondazioni Bancarie, si coordinino per dare concrete risposte alle famiglie in difficoltà che pagano affitti insostenibili sul mercato privato.