denaro_2Si è svolta ieri a Reggio Emilia, presso la sala conferenze del Comune di Reggio in via Emilia San Pietro, la Conferenza degli Assessori al bilancio degli enti locali aderenti al Ce.S.F.E.L. (Centro Servizi Finanza e Investimenti Enti Locali Emilia Romagna), convenzione alla quale aderiscono 23 fra i principali Comuni, Unioni di Comuni e Province dell’Emilia-Romagna. Il Centro ha lo scopo di favorire la collaborazione in campo finanziario fra enti locali.Durante la Conferenza è stato eletto il nuovo Presidente del Cesfel, l’assessore al bilancio del Comune di Ferrara Roberto Polastri, che darà continuità all’importante lavoro svolto negli ultimi tre anni dal Presidente uscente Stefano Vaccari, assessore della Provincia di Modena, a cui la Conferenza e la struttura del Ce.S.F.E.L. rivolgono sentiti ringraziamenti per l’impegno dimostrato.

Al termine della Conferenza si è svolto un incontro pubblico, aperto ad amministratori pubblici, istituti di credito e rappresentanti di associazioni di categoria, avente ad oggetto la presentazione del Quinto rapporto annuale del Ce.S.F.E.L. sulla gestione finanziaria degli enti locali. All’incontro sono intervenuti il vicesindaco e assessore al Bilancio del Comune di Reggio, Liana Barbati, il coordinatore del Ce.S.F.E.L. e Responsabile Finanza e Investimenti del Comune di Reggio Marcello Marconi, che ha illustrato il Rapporto; il direttore scientifico dell’Ifel – Fondazione Anci, Silvia Scozzese; l’assessore alle Politiche finanziarie e di Bilancio della Provincia di Roma, Antonio Rosati; il vicepresidente Ance Emilia-Romagna e vicepresidente di Confindustria Emilia-Romagna Giovanni Torri; l’onorevole Paola De Micheli componente della Commissione finanza della Camera e assessore al Bilancio del Comune di Piacenza; il direttore Anci Emilia-Romagna Antonio Gioiellieri ed il direttore Upi Emilia-Romagna Enrico Manicardi. Ha coordinato i lavori Giuseppe Latour, giornalista collaboratore del Sole24Ore e di Edilizia e Territorio. Fra i presenti, l’assessore allo Sviluppo economico e all’Innovazione del Comune di Reggio, Graziano Grasselli e gli assessori o i dirigenti al Bilancio dei Comuni di Modena, Parma, Forlì, Rimini, Ravenna, Carpi, Sassuolo, Faenza, Lugo, Formigine, Cesena e delle Amministrazioni Provinciali di Bologna, Modena, Forlì-Cesena, Reggio Emilia, Rimini, Piacenza e Pesaro e Urbino.

Dai dati analizzati è emerso come gli enti locali emiliano-romagnoli si sono adoperati per una sana gestione dei propri bilanci contenendo il ricorso all’indebitamento e gli oneri finanziari. Anche le operazioni in derivati poste in essere hanno prodotto risultati complessivamente positivi e hanno permesso una copertura e stabilizzazione dei tassi di interesse. Nonostante i buoni risultati raggiunti emergono però crescenti difficoltà nel mantenere alto il livello degli investimenti (che rappresentano circa il 76% del totale degli investimenti pubblici) a causa delle attuali regole del patto di stabilità che penalizzano soprattutto gli investimenti degli enti locali. Il Ce.S.F.E.L. stima , se non saranno apportate modifiche agli attuali vincoli del patto, una possibile diminuzione degli investimento nel triennio 2009-2011, rispetto al 2007, fino al 61% nei Comuni e fino al 34% per le Province.

Per cercare di rilanciare gli investimenti ed assicurare la liquidità alle imprese in questo momento di crisi economica sono state quindi presentate proposte tese a una modifica radicale della normativa sul patto di stabilità interno, attraverso l’introduzione di una “Regola stabile” e più equa di quella attuale in cui al comparto degli enti locali è chiesta una manovra per ridurre il deficit di altri comparti della PA. Regola,che se accettata ,sarebbe di certo più sostenibile e rispetterebbe l’autonomia, la natura e il ruolo assegnati dalla costituzione ai Comuni e agli enti locali.

Tale modifica consentirebbe inoltre di rispettare gli impegni presi con i cittadini e con le imprese.

Infine sono state presentate le principali misure recentemente adottate dagli enti locali della Regione Emilia-Romagna per affrontare gli effetti della crisi economica e finanziaria. Di particolare importanza l’attivazione di strumenti e di accordi condivisi da associazioni economiche e parti sociali in grado di produrre sinergie fra pubblico e privato , in particolare con le banche, chiamate ad assumere un nuovo ruolo di “Responsabilità sociale”.