denaro1Il Segretario di presidenza di Confapi pmi Modena, Massimo Fogliani, esprime forte preoccupazione per l’atteggiamento degli istituti di credito: “Ci troviamo costretti a denunciare un episodio che ha coinvolto un’impresa associata, la quale si è vista chiudere, dall’oggi al domani, le linee di credito, senza alcuna ragione direttamente riferita all’impresa stessa. Siamo davvero allarmati, dal momento che abbiamo dovuto registrare, da parte di una filiale bancaria, un atteggiamento che va nella direzione opposta al buon senso, ai proclami, nonché agli accordi che dovrebbero regolare il rapporto banca-impresa in questa situazione eccezionale”. “Un nostro imprenditore, titolare di un’azienda affidata, ha avuto comunicazione della chiusura dell’affidamento a causa del fatto che lo stesso imprenditore è socio, con una piccola quota di partecipazione, in una seconda impresa che ha in corso un contenzioso, di entità risibile, con lo stesso istituto. La filiale in questione, da noi interpellata, ha giustificato il proprio operato trincerandosi al riparo delle ‘disposizioni generali’ le quali prevedono ‘la revoca degli affidamenti per tutti i soci di aziende in situazione di contenzioso’. è evidente – afferma Fogliani – l’assurdità e l’estrema gravità di tale atteggiamento, che prescinde completamente dal merito creditizio della singola azienda e al contempo contribuisce ad alimentare un clima di ‘caccia alle streghe’ di cui francamente non si sente il bisogno”.

Continua il Segretario Confapi: “Riteniamo tale comportamento non solo in aperta contraddizione con tutti gli accordi sottoscritti fra banche ed associazioni imprenditoriali, ma anche in palese contrasto con le regole che dovrebbero reggere l’attività creditizia. Si aggiunga che l’azienda in questione, al momento del ritiro del fido si trovava con i conti a credito, il che conferma i dubbi rispetto alla dinamica che accompagna la strategia da parte dell’istituto”.

“Non può non sorgere il sospetto – conclude Fogliani – che si tratti di un più generale cortocircuito del sistema bancario, il quale attraverso queste azioni crea poi i presupposti per un effetto domino che mette in ginocchio gli imprenditori. Attraverso questi atteggiamenti si alimenta il senso di sfiducia che porta tanti piccoli imprenditori a pensare ad una più generale abdicazione delle banche rispetto al loro ruolo di supporto per le imprese, nonché dalla loro stessa ragion d’essere, che le vorrebbe protagoniste dello sforzo comune per fronteggiare la crisi economica che, non dimentichiamolo, ha avuto nelle banche la causa scatenante. Confapi pmi Modena continuerà, a fianco dell’azienda associata, a lavorare per recuperare un rapporto corretto, ben conscia che segnali del genere rappresentano un preciso avviso di quanto la situazione potrebbe degenerare in assenza di una presa di posizione netta da parte nostra”.