scuola__6Anche quest’anno avvio di lezioni regolare in tutte le scuole reggiane, ma classi più numerose e meno insegnanti. E’ quanto emerso nel corso del tradizionale appuntamento con la stampa di inizio anno scolastico promosso dalla Provincia insieme all’Ufficio scolastico provinciale (Usp), ex Provveditorato agli studi, ed al Comune di Reggio. A illustrare la situazione – a poche ore dall’inizio delle lezioni – la presidente della Provincia, Sonia Masini, il dirigente dell’Usp Vincenzo Aiello e l’assessore comunale all’Educazione, Iuna Sassi. “Le lezioni sono iniziate regolarmente ed anche quest’anno si eviteranno i doppi turni, che pure in tante realtà sono all’ordine del giorno, con notevoli disagi per studenti e insegnanti”, ha sottolineato la presidente Masini, non nascondendo però una certa preoccupazione per i continui tagli alla scuola. “Assistiamo ad un peggioramento generalizzato della scuola, che nel Reggiano riusciamo a fronteggiare grazie ad una grande collaborazione tra enti locali e Ufficio scolastico, ma così non si può andare avanti – ha detto la presidente Masini – La Provincia si sta da tempo impegnando al massimo, solo negli ultimi cinque anni abbiamo investito 100 milioni per l’edilizia scolastica e a breve inizieremo un lavoro capillare di verifica sotto il profilo della sicurezza, ma è indispensabile che anche lo Stato investa risorse adeguate. La Provincia di Reggio, che in pratica non gode di una propria fiscalità, continuerà comunque ad investire massicciamente sulla scuola che, al pari di formazione e ricerca, è fondamentale anche per superare la crisi, così come continueremo a cercare di garantire il diritto all’istruzione per tutti”.

“La qualità della scuola reggiana è evidente fin dai nidi e dalle materne, così come ha recentemente riconosciuto lo stesso ministro rendendo ancora più inopportune le polemiche dei giorni scorsi – ha detto l’assessore comunale all’Educazione, Iuna Sassi – Ma questo buon livello si è ottenuto grazie all’impegno di tante persone, ma anche grazie agli importanti investimenti che si sono sempre fatti. E sempre di più ne serviranno, perché i problemi non mancano, a partire dall’aumento vertiginoso della popolazione scolastica, con classi che raggiungono anche i 30 studenti alle superiori, all’aiuto agli alunni disabili, perché se è vero che aumentano gli insegnanti di sostegno, è anche vero che aumentano i casi di una certa gravità”.

Il dirigente dell’Usp, Vincenzo Aiello, ha infine fornito i dati relativi al mondo scolastico provinciale: 62.282 alunni e studenti (1.344 in più rispetto allo scorso anno) suddivisi in 2.828 classi (14 in più) di 61 istituti scolastici (tra comprensivi, medie e superiori) e assegnati a 5.054 docenti (193 in meno). In calo anche l’organico del personale Ata (1.765 unità, 36 in meno), continua invece a crescere il numero di alunni disabili (1.613, 60 in più) – che dopo il calo dello scorso anno avranno però a disposizione 45 docenti di sostegno in più (794) – e le classi diventano sempre più numerose: da una media di 20,86 studenti dell’anno scolastico 2005-2006 agli attuali 22. A fronte di 273 pensionamenti (tutti docenti, tranne 56 assistenti tecnico-amministrativi e 5 dirigenti), l’Ufficio scolastico provinciale ha disposto 140 nomine in ruolo (in maggioranza personale Ata), mentre gli incarichi per supplenze annuali saranno 1.645.

“Questo fare sistema tra enti locali e Usp continua a garantire un ottimo livello delle istituzioni scolastiche reggiane”, ha detto Aiello, sottolineando tra l’altro “il buon rapporto, uno a due, tra insegnanti di sostegno e alunni disabili che continua ad essere garantito e le cinque classi a tempo pieno in più che saranno organizzate quest’anno”. Un anno – ha concluso – che sarà impegnativo anche per le tante novità previste: dall’insegnante prevalente alle elementari ai nuovi esami di licenza media e maturità, fino alla riforma della scuola secondaria superiore sulla quale Provincia e Usp sono già al lavoro.