pdlIn maniera un po’ strumentale, l’assessore regionale Muzzarelli parla delle difficoltà delle scuole che hanno sede in Appennino, ma cerca il colpevole nel luogo sbagliato.

Da sempre gli insegnanti considerano disagiate le sedi scolastiche della montagna, e tanti incontrano la difficoltà di proseguire gli studi, dovuta anche alla povertà dell’offerta formativa, che andrebbe potenziata. Ciò può essere realizzato attraverso un piano provinciale che contempli la costruzione di nuovi istituti scolastici in Appennino, dove il divario con la pianura è dettato anche dalla mancanza di strutture, perché su questo fronte le istituzioni locali possono fare la loro parte.

A questi discorsi si aggiunge l’annoso problema delle infrastrutture: strade migliori, perché le sedi scolastiche siano più facilmente raggiungibili dagli insegnanti, nuovi collegamenti. In generale un piano di rilancio delle montagne modenesi, che non solo turismo, ma anche realtà produttive, ospedali, ragazzi che studiano, scuole. Un discorso che veda solo uno di questi argomenti avulso dal quadro generale, non è in grado di identificare soluzioni, e getta le colpe come sempre sul governo, trascurando le responsabilità che sono proprie degli enti locali.

 (Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)