Con la fine dell’estate i turisti se ne sono andati, e Bagnone è tornato a d essere un paese di 2mila anime al confine tra Toscana e Liguria, come ce ne sono tanti. E’ passato un mese da quel 22 agosto, quando Bagnone si trovò al centro dell’attenzione mediatica di mezzo mondo per la clamorosa vincita di 148 milioni di euro al Superenalotto, una delle più ricche della storia del gioco. Per un po’ di giorni il paese venne invaso da tv, giornalisti e fotografi, ma anche da semplici curiosi e da appassionati del gioco, venuti a tentare la fortuna nella ricevitoria ‘Biffi’ di piazza Roma.”Qui non è cambiato niente – spiega all’ADNKRONOS la titolare della ricevitoria, la signora Annamaria Ciampini – se non che adesso siamo famosi e prima quasi nessuno sapeva che il nostro paese esistesse. Il paese è tornato alla normalità, dopo il clamore mediatico: però tanta gente ancora viene fin quassù a giocare al Superenalotto. Arrivano tutti i giorni, dalle zone limitrofe, ma nel weekend anche dall’estero, Svizzera e Francia soprattutto, ma anche da Milano, Torino e Genova, e da altre regioni”.E il vincitore, sulla cui identità, per giorni si sono versati fiumi di inchiostro? ”Non è uno del posto – afferma con piglio sicuro la signora Annamaria – ormai questo mi sembra chiaro. Qui ci conosciamo tutti, se fosse stato uno di noi lo avremmo scoperto nel giro di qualche giorno. Credo che il fortunato vincitore sia uno dei turisti, o amici dei turisti che d’estate vengono in villeggiatura a Bagnone. Durante le vacanze, la popolazione del nostro paese passa da 2mila a circa 6mila persone. Quel sabato 22 agosto in molti, a ferie ormai agli sgoccioli, sono venuti a giocare prima di ripartire per le loro città di residenza”. Eppure, proprio la signora Annamaria, poco dopo l’annuncio della vincita, si era detta ”sicura” che il vincitore era ”uno del posto”. E il suo compagno, Vanni Simonetti, era stato il primo a dare un identikit di ‘Mister 6’, dicendo che si trattava di un concittadino ”single e quarantenne”, e aver raccontato che il fortunato aveva chiamato due o tre volte in ricevitoria, ringraziando i titolari e promettendo loro una lauta ricompensa. Poi, dopo un paio di giorni, la signora Ciampini e il compagno hanno cambiato atteggiamento, almeno questo è quanto hanno notato tutti, giornalisti e concittadini, e hanno iniziato a dire di non sapere chi aveva vinto, e di non conoscere l’uomo (o la donna) baciato dalla fortuna.”La notte della vittoria ho cercato di capire chi fosse il vincitore e ho dato qualche indicazione. Poi ho capito che erano soltanto indizi – spiega il signor Vanni -. Troppa gente ha giocato, troppe facce anche sconosciute ho visto”. In paese si mormora che lui avrebbe avuto dal vincitore una promessa, del tipo ”Vanni, stai zitto e io ti ricompenso”. Quanto? Chi dice con uno, chi addirittura con sette milioni. Lui smentisce: ”Nessuno mai mi ha promesso qualcosa e sfido chiunque a provare il contrario”.Per giorni, in questo borgo arroccato ai piedi dell’Appennino Tosco-Emiliano, non si è fatto altro che dare la caccia al presunto vincitore. E nella lista dei ‘sospettati’ ci sono finiti in tanti. Il primo è stato Ugo Verni, muratore 47enne, che in molti assicurano di aver sentito urlare di gioia quando in televisione sono stati letti i numeri vincenti. Ma lui smentì categoricamente, parlando di equivoco. Poi, è stata la volta del 53enne Riccardo, che lavora alla farmacia di Pontremoli, quindi di un dipendente pubblico di 48 anni. Nella lista dei ‘sospetti vincitori’ è finito anche un prete di origine albanese, don Claudio Hitaj, e una donna di 85 anni, detta ‘la signorina’, discendente di una facoltosa famiglia di industriali. In attesa di sapere chi è davvero il vincitore, in queste settimane è successo di tutto. C’è chi si diverte a fare scherzi, come quell’utente di Facebook che ha mandato un messaggio ironico a firma di un certo Oliviero Micheli, che però non esiste ma scrive che ”la mia vita è cambiata. Non mi dimenticherò del paese. Presto mi farò vivo. Questo è il mio ultimo messaggio”. Il sindaco di Bagnone, Gianfranco Lazzeroni, chiede al vincitore del Superenalotto ”un aiuto per realizzare il palazzetto polifunzionale”, perché il paesino ne ha bisogno. Una speranza che non risparmia neanche la chiesa di Bagnone, con il viceparroco don Marco Giuntini, che confida nel supermilionario per realizzare ”un centro giovanile” e sogna una bella processione per il patrono San Nicola.Nel frattempo, la vita è cambiata sicuramente alla signora Ciampini, la titolare del bar Biffi: ”Mi hanno preso per una maga – dice – ricevo telefonate di direttori di banca e di notai, ma anche di avvocati. Mi chiamano da tutta Italia per farmi offerte: ‘portaci il vincitore, curiamo noi i suoi interessi e in cambio ti diamo una percentuale’. A me sembra che tutti abbiano perso la testa”.Tante anche le persone che hanno scritto al Comune e al sindaco chiedendo un aiuto economico. Un marito ”con una moglie molto malata e due figli da sfamare, che sta per perdere la casa” chiede di essere sostentato da ‘Mister 6’. Poi c’è stata una donna, affetta dalla sindrome di Gorin, che la donna racconta la sua odissea tra gli ospedali di Roma e avanza una richiesta di residenza a scopo puramente sanitario. C’è stato anche qualcuno, in paese, che ha espresso il timore che la mafia e la ‘ndrangheta possano mettere i loro tentacoli a Bagnone… Qui, l’unico sogno, è invece che il miracolo di un’estrazione milionaria si ripeta. ”Allora sì – dice un avventore del bar Biffi – che passeremmo alla storia definitivamente come il paese della fortuna”.

 

Fonte: Adnkronos