Marco Padovani- CrownL’eccellenza di prodotto si raggiunge con un miglioramento graduale ma continuo dell’organizzazione interna all’azienda: dalla qualità alla manutenzione, dalla gestione dei costi alla logistica. E in una congiuntura economica sfavorevole come quella attuale, aderire a questa filosofia, assorbirla e metabolizzarla, fa la differenza tra riuscire ad avere o non avere un mercato.

La “lean production” o produzione snella è stata al centro dell’incontro che oggi pomeriggio ha visto ospiti della Crown Aerosols Italia di Spilamberto, società del gruppo americano Crown Cork (leader nel settore packaging metallico), una delegazione di giovani imprenditori guidata dal presidente Davide Malagoli, il presidente di Democenter Alberto Mantovani e il sindaco di Spilamberto Francesco Lamandini.

«Di produzione snella», spiega l’amministratore delegato di Crown Aerosols Italia Marco Padovani, «se ne parla da tempo, ma in modo perlopiù episodico ed estemporaneo. Nell’incontro con i giovani colleghi imprenditori abbiamo ritenuto importante dar loro l’opportunità di visitare tutti i locali aziendali perché, al di là della teoria, potessero toccare con mano l’organizzazione del processo produttivo secondo la logica della “lean production”».

La produzione snella, la cui applicazione comporta comunque qualche costo, quantomeno in termini di formazione del personale, rimane soprattutto «un’occasione di business», continua Padovani. «Questa metodologia innovativa di organizzare i processi aziendali punta all’eccellenza dell’intero ciclo logistico-produttivo e porta risparmio economico e flessibilità all’azienda. Di fatto si tratta di una leva strategica per competere sui mercati del futuro».

Crown Aerosols Italia, che ha sede a Spilamberto e occupa 200 dipendenti specializzati nella produzione di contenitori acquistati da moltissime aziende per i più disparati usi (dalla panna montata, alla schiuma da barba fino agli insetticidi), esporta per il 50 per cento sui mercati di Belgio, Olanda, Francia e Austria. Nel 2008 ha realizzato un fatturato di 52 milioni di euro.

La produzione snella non è che uno degli innumerevoli rivoli con cui si alimenta il fiume della responsabilità sociale d’impresa. «La Rsi, fondamentale nella nostra cultura e visione organizzativa, è il principio al quale ci richiamiamo ormai da diverso tempo. Lo scorso febbraio», ricorda con orgoglio Padovani, «siamo stati tra i vincitori della terza edizione del “Premio per la Responsabilità Sociale d’Impresa” organizzato dalla Provincia di Modena. A essere premiato è stato il progetto “La competitività aziendale si sviluppa anche con cultura della sicurezza, miglioramento continuo e buone relazioni tra i dipendenti”».