pdNel testo dell’ODG sul caso Boffo che il PD ha presentato nel consiglio comunale del 22 settembre, si riporta il comunicato del comitato di redazione dell’Avvenire in seguito alle dimissioni del suo direttore. Come è noto, la vicenda costituisce, nelle parole recentemente pronunciate dal cardinal Bagnasco al Consiglio permanente della CEI, “un passaggio amaro che, in quanto ingiustamente diretto ad una persona impegnata a dar voce pubblica alla nostra comunità, ha finito per colpire un po’ tutti noi”, un attacco grave che “non può non essere ancora una volta stigmatizzato”.Nonostante questa chiara indicazione, il PDL sassolese ha votato contro questo ODG, e si è rifiutato di esprimere la propria condanna per questo fatto gravissimo. Fatto che ha rappresentato il tentativo di spegnere una voce della Chiesa, e di condizionare i suoi vertici: ma il cardinale ricorda che essa “come presenza leale e costruttiva non può essere coartata né intimidita solo perché compie il proprio dovere”. Per questo si è sperato che la voce di tutti i cattolici si ergesse a difesa di questa presenza: ma nel consiglio comunale i cattolici che si riconoscono nel PDL hanno preferito difendere chi ha fatto un uso consapevole della menzogna, della falsificazione, e dell’intimidazione piuttosto che la voce libera e equilibrata del direttore del quotidiano della CEI. Questa decisione, ai cattolici che militano nel PD, appare gravissima, e del tutto incoerente con le supposte pretese di rappresentare la realtà del mondo ecclesiale, che continuamente il PDL sbandiera. A chi segue la vita della Chiesa, la responsabilità di trarre le dovute conseguenze.

(Gruppo consigliare Partito Democratico di Sassuolo)

___________

ORDINE DEL GIORNO

Il Consiglio comunale di Sassuolo,

a seguito delle dimissioni presentate da Direttore di Avvenire dal dott. Dino Boffo lo scorso 3 settembre,

letto il seguente comunicato redatto dall’assemblea dei redattori di Avvenire il giorno stesso

“Abbiamo assistito in questi giorni a un’aggressione mediatica senza precedenti con l’obiettivo di colpire una persona, Dino Boffo, e attraverso lui la voce autorevole e libera dei cattolici italiani e del loro quotidiano, minacciando la libertà di informazione.

Si è trattato di un’operazione di bassa macelleria giornalistica: il direttore de Il Giornale – e gli altri che via via si sono accodati – nascondendosi dietro al diritto di cronaca ha frantumato la deontologia del nostro mestiere, ha calpestato i sentimenti e l’onore di Boffo e della sua famiglia nonché degli altri protagonisti – loro malgrado – della vicenda, dimostrando un grande disprezzo per le notizie che contraddicevano le sue presunte verità.

Su questo invitiamo a meditare, in una giornata che dovrebbe essere triste per tutti.

Le dimissioni rassegnate oggi dal direttore, atto di stile e generosità, sono l’amaro e sconcertante esito di questo plateale e ripugnante attacco, a cui Boffo e l’intera redazione sono sottoposti da una settimana.

In questi 15 anni trascorsi sotto la direzione di Boffo, Avvenire ha consolidato la propria presenza nella stampa italiana, diventando una voce sempre più apprezzata e autorevole.

Oggi l’assemblea dei redattori, rifiutando questo squallido gioco al massacro che disonora chi l’ha compiuto, esprime vicinanza e amicizia al direttore Dino Boffo e ribadisce all’editore e ai lettori la ferma volontà di proseguire, senza lasciarsi intimidire, nel lavoro di informazione libera e puntuale al servizio di chi ci legge, della democrazia e della Chiesa.

Grazie direttore. “

ESPRIME

solidarietà e profonda stima al Direttore Dino Boffo che attraverso l’estremo gesto delle dimissioni ha risposto all’aggressione subita onorando oltre il dovuto il suo impegno professionale, che con fedeltà e competenza ha sempre ha messo al servizio della Chiesa e del nostro Paese, e ha dimostrato una dignità personale e uno spessore umano, che i suoi detrattori non saranno mai capaci di calpestare.

SOSTIENE

Il diritto dell’informazione a fungere da libero strumento di critica al potere politico, senza altri condizionamenti che non quelli deontologici e di rispetto della dignità della persona

IMPEGNA

Il Presidente del Consiglio Comunale a trasmettere il presente ordine del giorno al quotidiano Avvenire.

Presentato dal Gruppo Consiliare Partito Democratico

Il 10 settembre 2009