politica2Estendere il monitoraggio degli appalti ai subappalti, accompagnando l’attività dell’Osservatorio con un’azione di intelligence in grado di svelare la reale composizione societaria delle ditte sospette. Sono queste le proposte sostenute da Mario Galli, vice presidente della Provincia di Modena con delega alla sicurezza, rispondendo durante il Consiglio provinciale di mercoledì 23 settembre a una interrogazione sulle infiltrazioni mafiose nel modenese presentata a Dante Mazzi e Giovanna Bertolini (Pdl).

Galli ha anche sostenuto che «la crisi economica può facilitare le infiltrazioni soprattutto nel settore immobiliare nella gestione dell’usura, un motivo in più affinché le banche sostengano le nostre aziende in difficoltà. Contenere l’espansione urbanistica – ha aggiunto Galli – significa anche limitare i tentativi di riciclaggio di denaro sporco in questo settore».

Illustrando l’interpellanza, Mazzi ha sollecitato la Provincia a «non abbassare la guardia. Bene i recenti controlli sulle imprese edili di Modena, però per troppo tempo il problema è stato sottovalutato». Giudizio ripreso dal consigliere Bertolini che ha chiesto di «rendere noti in futuro al Consiglio tutti i risultati ottenuti. Finalmente le istituzioni si sono rese conto del problema, ora occorre continuare su questa strada».

Per Elena Gazzotti (Pd) «il controllo sugli appalti è molto utile anche se per ora è limitato a quelli pubblici, mentre le infiltrazioni mafiose riguardano in gran parte gli appalti privati. Il tema non è certamente da sottovalutare. Occorre innovare anche dal punto di vista delle prassi corrette da parte degli enti locali per contrastare il fenomeno».