pdlConfrontando le cartografie del piano regolatore Castelvetrese con quelle del PTCP provinciale si nota con stupore una differenza sostanziale: In quello Castelvetrese sono contenute delle linee chiuse che delimitano aree del territorio identificate con la dicitura 1497/39 ossia una legge del 1939 che identifica le aree soggette a tutela paesaggistico e ambientale oggi abrogata dal D.Lgs 42/04, accade però che di tali vincoli nelle cartografie provinciali non vi è alcuna traccia!!!

Da notare che il PTCP è stato approvato dalla provincia di Modena 18/03/2009.

Una ricerca ulteriore mi ha fatto risalire ad una interrogazione regionale pubblicata il 22 Gennaio 2002 ove la giunta provinciale risponde testualmente “L’area della valle del Guerro è stata proposta per l’assoggettamento a vincolo paesaggistico ai sensi della legge 1497/39 a partire dal dicembre 1979. Da tale data l’area in oggetto era pertanto sottoposta a salvaguardia. Con l’entrata in vigore della L.R 6/95 tale salvaguardia perde di efficacia per effetto dell’art. 10 comma 5 della medesima legge, non essendo stata perfezionata ne riproposta la tutela nei 90 giorni successivi. A pertire da questa data non era conseguentemente dovuta nessuna autorizzazione paesaggistica per opere o interventi ricadenti in quest’area”. Pare poi che nel Luglio 2001 la soprintendenza ai beni architettonici abbia riproposto il vincolo, ripristinandolo per effetto della pubblicazione all’albo pretorio, ma ora la domanda!

Come mai nel p.t.c.p non appare e sulla cartografia comunale invece si ? Tutto questo è particolarmente strano perché non si comprende bene se il vincolo ex legge 1497 è presente oppure no!

L’amministrazione Castelvetrese fu a suo tempo scandalosamente distratta ma oggi lo è ancora di più data l’assoluta mancanza di chiarezza in merito. Ad una mia domanda specifica in consiglio comunale non ho ricevuto esauriente risposta. La questione sarà portata a breve in consiglio provinciale dove presenterò un’interpellanza volta a fare chiarezza una volta per tutte in questa ingarbugliata vicenda. E’ da considerare che la presenza di un vincolo di fatto assente comporta pratiche più lunghe e costose per coloro che le pongono in essere con conseguente danno economico per la collettività tutta.

Rinaldi Bruno (Pdl)