Italia_dei_valoriIl Gruppo consiliare “Italia dei Valori”, facendo seguito all’Ordine del Giorno approvato a maggioranza il 14 settembre scorso, chiede che la Provincia sia presente con una propria delegazione ufficiale alla manifestazione del 3 ottobre a Roma, per testimoniare il massimo sostegno politico e istituzionale all’esigenza di difendere la libertà di stampa e di critica, che costituisce un pilastro di qualsiasi regime democratico.

Questa è la richiesta del gruppo Italia dei Valori che il consigliere Giuseppe De Biasi rivolgerà al Consiglio provinciale nella dichiarazione d’apertura della seduta odierna. “L’Italia dei Valori si era fatta promotrice di un ordine del giorno di sostegno alla manifestazione a favore della libertà di informazione inizialmente prevista per il 19 settembre. Un Odg che aveva trovato il sostegno dell’intera maggioranza. Oggi – dichiara De Biasi – molte cose sono cambiate in peggio da allora. Alle querele nei confronti di Repubblica e Unità si è aggiunto il mobbing contro Santoro, Travaglio e Annozero. Da ultimo l’inverosimile convocazione da parte del Ministro Scajola, rendono ancora più preoccupante lo stato dell’informazione in Italia. E’ per questo che serve una risposta ancora più forte da parte delle istituzioni e che chiediamo che una rappresentanza del Consiglio provinciale di Bologna partecipi in forma ufficiale alla manifestazione del 3 ottobre. Manifestazione alla quale il gruppo consiliare dell’Idv sarà comunque presente.

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Dichiara il Consigliere Fabio Tartarini: “Un paio di settimane or sono abbiamo espresso la nostra solidarietà agli insegnanti precari della scuola e il nostro disappunto per le scelte del governo, in ambito culturale e scolastico, secondo noi distruttive. In questo periodo di aspra difficoltà per tanti cittadini e lavoratori, molti dei quali precari, licenziati o in cassa integrazione, ai quali viene sottratta dalla crisi economica e dalle azioni del governo la fiducia e l’aspettativa di un futuro dignitoso e migliore per i propri figli, ci sembra non giustificabile anche solo ipotizzare che le poche risorse a disposizione anziché migliorare il servizio pubblico, che garantisce a tutti i bambini e studenti pari trattamento e possibilità di apprendimento, possano essere destinate a finanziare le scuole private senza gravare sul bilancio degli italiani. Le scuole pubbliche debbono ricevere finanziamenti pubblici, quelle private finanziamenti privati, senza per questo nulla togliere al valore degli insegnamenti impartiti nel privato stesso.

Il Consigliere Tartarini ricorda gli articoli 33, comma 3, e 34, comma 3 della Costituzione che dicono:

Articolo 33, Comma 3: Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.

Articolo 34, Comma 3: i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.”

Per l’Italia dei Valori è fondamentale salvaguardare in primis coloro che necessitano della scuola pubblica: tutti devono avere il diritto di poterne fare parte, piuttosto che essere costretti ad iscriversi ad una scuola privata. Resta fermo che il privato ha tutti i diritti di impartire un’istruzione orientata, di carattere religioso o culturale, che però deve essere una scelta, e non un obbligo.