Gioventù_Italiana_Bologna“Condividiamo i contenuti dell’omelia declamata da Caffarra nel giorno di San Petronio. Indubbiamente Bologna è una città in ginocchio sia socialmente sia economicamente. La città, per rialzarsi, ha bisogno di politiche concrete. Le famiglie vanno aiutate combattendo l’emergenza abitativa mediante l’attuazione del mutuo sociale, contrastando il caro libri ed introducendo il tempo pieno in tutte le scuole pubbliche”.“Occorrono inoltre seri interventi a sostegno di piccole imprese e lavoratori, laddove la crisi spazza via vite e speranze: si promuova un percorso di “socializzazione” delle succursali locali di grandi imprese in odore di chiusura. In questo contesto di “vacche magre”, abbrutito da insicurezza e crisi d’identità bisogna disincentivare l’immigrazione: il territorio è già saturo sotto tutti i punti di vista. Si ponga poi un freno al proliferare di esercizi commerciali gestiti da stranieri, i quali a lungo andare cancelleranno di fatto Bologna  e la bolognesità ) dalla carta geografica. In sintesi, la nostra ricetta per far destare la città: preferenza nazionale per lavoro e servizi sociali, protagonismo e “liberazione” dei lavoratori, legalità ed identità. Solo su questa base è possibile l’integrazione”.

E’ quanto dichiara Antonio Del Prete, segretario regionale di “Gioventù Italiana”, movimento giovanile de “La Destra”, e responsabile nazionale de “la Destra” per l’Università e la ricerca scientifica.