vinoDue milioni e 300 mila euro per promuovere i vini Docg, Doc, IGT dell’Emilia-Romagna sui mercati extraeuropei. A tanto ammontano le risorse messe a disposizione per il 2010 da un bando che scade il 30 ottobre e che permetterà di coprire fino al 50% delle spese. Potranno inviare domanda di partecipazione i produttori di vino e le loro organizzazioni, le associazioni anche temporanee di imprese, le organizzazioni professionali e interprofessionali. Il precedente bando, valido per il 2009 e che ha messo a disposizione risorse per circa 1 milione 200 mila euro, ha visto un importante raggruppamento di piccole, medie e grandi cantine aggiudicarsi le risorse. Secondo l’assessore all’agricoltura Tiberio Rabboni è questa la strada maestra che dovrebbe essere percorsa anche in questa occasione, per superare gli ostacoli legati all’eccessiva frammentazione produttiva. “Di fronte a una vitivinicoltura in crescita qualitativa, quale quella emiliano-romagnola, come hanno confermato recentemente anche le prestigiose Guide dell’Espresso e di Slow Food, ma che deve comunque fare i conti con una fase di difficoltà, caratterizzata in particolare da riduzione dei prezzi e contrazione dei consumi sul mercato interno, l’export, anche verso i paesi extraeuropei, può rappresentare un importante sbocco per molte aziende – ha sottolineato l’Assessore – invito pertanto le cantine e i produttori emiliano-romagnoli ad aggregarsi per cogliere al meglio le opportunità offerte da questo bando”. “I nostri vini non solo sono ormai in grado di competere alla pari con prodotti più blasonati, ma sono caratterizzati anche da un ottimo rapporto qualità prezzo. Inoltre provengono da una terra conosciuta in tutto il mondo per le proprie eccellenze gastronomiche. Tuttavia – ha sottolineato Rabboni – per operare in modo continuativo su mercati lontani e profondamente diversi da quelli che conosciamo è necessario un grande impegno delle aziende, molte delle quali sono caratterizzate da ridotte dimensioni economiche e produttive. Per questo motivo il tema dell’aggregazione in funzione di un obiettivo comune assume un significato particolarmente rilevante”.