PanciaÈ la pancia, in una ideale classifica emiliano romagnola delle parti del corpo meno amate dal gentil sesso, a dominare la graduatoria. Per il 52% delle donne dell’Emilia Romagna, l’addome è infatti il principale problema estetico da sopportare. Lo dimostra un’indagine realizzata nel giugno 2009 da Astra Ricerche per conto di Activia (Danone).

Lo studio è stato condotto attraverso 1.245 interviste, somministrate con il metodo CAWI (Computer Aided Web Interviewing) a un campione rappresentativo delle italiane tra i 18 e i 64 anni, pari a un universo di circa 18.8 milioni di donne. I dati dell’Emilia Romagna sono stati associati per omogeneità di campione a quelli delle Marche.

Tra i principali problemi della pancia, secondo i giudizi femminili, domina il senso di gonfiore, avvertito più o meno spesso dal 77% delle donne del campione e legato prevalentemente ad uno stile alimentare non corretto. Si tratta della percentuale più alta raggiunta nella penisola. A seguire, una sgradevole sensazione di pesantezza e la percezione che il transito intestinale sia particolarmente lento. Alla base della sensazione di gonfiore le donne riconoscono cause legate a tensioni, nervosismo, stress della vita contemporanea (62%), sedentarietà (50%) e ciclo mestruale (33%). Inoltre il 38% del campione chiama in causa certi cibi, il 36% collega i fastidi con la scarsa assunzione di poca acqua e il 40% riconosce di avere uno stile alimentare poco equilibrato. Sommando queste ultime indicazioni, è evidente che l’alimentazione gioca un ruolo importante, configurandosi come prima causa riconosciuta per la sensazione di gonfiore.

“Manifestato dal 77% delle intervistate, il gonfiore si è dimostrato in Emilia Romagna, così come nelle Marche, un fastidio più diffuso che nelle altre regioni d’Italia dove la media si attesta intorno al 75%” commenta Enrico Finzi, presidente di Astraricerche. “Le donne del centro nord hanno comunque riportato valori molto simili a quelli registrati nel resto del paese per quanto riguarda la generale insofferenza verso la propria pancia”.

“I dati sul gonfiore dimostrano come sia un problema largamente diffuso tra le donne” afferma Lucio Capurso, Gastroenterologo, Consulente Centro Ricerche Cliniche Azienda Ospedaliera San Filippo Neri di Roma. “Si tratta della conseguenza naturale del transito lento, che, come evidenziato dallo stesso campione preso in considerazione, è spesso causato da cattive abitudini alimentari, ansia e stress. Per contrastarlo si può agire principalmente con un’alimentazione equilibrata ricca in fibre e grazie all’aiuto di alimenti specifici come i probiotici”.

Il corpo che cambia

La pancia è in cima alla lista delle parti del corpo che più mostrano i segni del tempo, e il cambiamento della pancia è percepito anche in archi di tempo molto limitati, addirittura nelle 24h.

“Se si misura la circonferenza addominale nel corso della giornata si evidenziano differenze sostanziali, quindi la percezione di cambiamento nell’arco delle 24h è più che giustificata. La pancia è forse la parte del corpo che muta con maggiore frequenza e intensità nel breve e lungo periodo” sottolinea il Prof. Capurso. “Queste variazioni sono anche certificate dalla letteratura scientifica: un recente studio clinico condotto dall’Unità di Neurogastroenterologia dell’Ospedale di Manchester ha per primo indagato le variazioni della distensione addominale. In particolare, ha valutato gli effetti sul girovita di un campione femminile del consumo di latte fermentato con Bifidus ActiRegularis: ne è risultato che il suo consumo regolare porta a una riduzione del 77.3% della distensione addominale massima, corrispondente a una riduzione massima di 4,1 cm, segno che un’alimentazione integrata con uno specifico probiotico può agire efficacemente sul gonfiore”.

Alla domanda sui rimedi che le donne dell’Emilia Romagna usano per affrontare questi problemi risulta che i lassativi giochino ormai un ruolo del tutto secondario: i farmaci sono citati solo dal 9%, mentre i lassativi naturali arrivano ad un 23%, altre soluzioni “tradizionali” hanno visibilmente perso importanza, a partire dai succhi di frutta (17%). Le contromisure più accreditate rimangono, invece, il consumo regolare di frutta e verdura (65%), bere un litro e mezzo d’acqua o più al giorno (50%) e soprattutto il consumo di yogurt con fermenti (35%).

La pancia condiziona anche l’umore: con l’aumento di questi fastidi diminuisce proporzionalmente anche l’allegria e l’ottimismo che scendono per il 74% delle donne. Ma in generale è il benessere fisico e psicologico a risentirne come testimoniato rispettivamente dall’82% e dall’90% delle donne.

***

Danone S.p.A.

Danone è una delle società più dinamiche del settore alimentare. La sua mission è di portare la salute attraverso l’alimentazione al maggior numero possibile di persone. I prodotti Danone sono presenti sui 5 continenti in oltre 120 Paesi. Nel 2008, Danone, che conta 160 stabilimenti produttivi e circa 80.000 dipendenti nel mondo, ha registrato un fatturato di 15,2 miliardi di euro. Danone occupa posizioni di leadership in ben quattro business del settore dell’alimentazione salutistica: i prodotti lattieri freschi (n°1 al mondo) e le acque (n°2 sul mercato delle acque imbottigliate), la nutrizione infantile (n°2 al mondo) e la nutrizione mediale. Quotata all’Euronext di Parigi, Danone è classificata anche nei principali indici di responsabilità sociale: il Dow Jones Sustainability Index Stoxx et World, l’ASPI Eurozone e l’Ethibel Sustainability index.

Le competenze di Ricerca e Sviluppo di Danone sono tutte riunite in Danone Research, un’organizzazione mondiale presente in una quindicina di Paesi che conta oltre 1.100 collaboratori e si avvale di un network di quasi 500 collaborazioni scientifiche nel mondo.

Activia

Activia, grazie all’esclusivo fermento probiotico Bifidus Actiregularis®, è il rimedio naturale che aiuta a ritrovare la regolarità intestinale riducendo, giorno dopo giorno, il senso di gonfiore addominale. Consumando Activia ogni giorno, nell’ambito di un’alimentazione equilibrata, si potrà così dire addio al senso di gonfiore.