Casa - CS Sassi del 5.9.09 (1)Aumentano gli interventi messi in campo dal Comune di Reggio per contrastare gli effetti della crisi economica. Dopo la revisione dei criteri per l’erogazione di contributi e servizi (infanzia, anziani, bollette, fondo affitti… ) e l’accordo con Camera di commercio e banche per favorire l’accesso al credito e garantire liquidità ai fornitori dell’Amministrazione, il Comune di Reggio, attraverso un’intesa con Acer, interviene ora anche nell’ambito degli alloggi pubblici a sostegno delle famiglie che, a seguito della crisi, si trovano in difficoltà rispetto al pagamento del canone d’affitto e rischiano lo sfratto. L’accordo fra Comune di Reggio e Acer sarà proposto dall’Amministrazione provinciale come modello ad altri Comuni reggiani.

“Le misure – ha detto oggi alla stampa l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Reggio, Matteo Sassi – sono di due tipi: la rimodulazione e riduzione dei canoni d’affitto degli alloggi Erp gestiti da Acer in città e la sospensione degli sfratti. Queste scattano in caso di difficoltà economiche e in particolare di reddito attraversate dagli affittuari e valgono fino a quando le famiglie possano ritrovare un equilibrio di reddito con il miglioramento della condizione lavorativa”.

“Condividiamo tale schema di accordo – ha detto l’assessore provinciale alla Sicurezza sociale, Marco Fantini – e la Provincia di Reggio, attraverso il Tavolo per le politiche abitative, lo proporrà per estenderlo agli altri comuni reggiani, nei quali sono presenti complessivamente circa 3.000 alloggi pubblici. Tutti i cittadini e i lavoratori in difficoltà per la crisi devono trovare sostegno, per quanto riguarda la casa anche attraverso il coinvolgimento degli attori privati”.

SGRAVI – L’assessore Sassi ha spiegato che i nuclei, residenti in un alloggio Erp gestito da Acer, nei quali almeno un familiare abbia perso il lavoro dal primo ottobre 2008 (compresi anche lavoratori Cococo, Cocopro, somministrazione, partita Iva con mono-committenza – artigiani), sia in cassa integrazione (ordinaria, straordinaria o in deroga), sia in mobilità o abbia un contratto di solidarietà possono richiedere la riduzione del canone di affitto fino al 31 dicembre 2010 rivolgendosi agli uffici di Acer Reggio Emilia. Chi risiede in alloggi Erp (in comune di Reggio, quelli abitati sono 2.200) dovrà documentare la nuova situazione Ise e Isee intervenuta a seguito delle difficoltà lavorative; per gli alloggi in locazione permanente e Fincasa le riduzioni dell’affitto possono variare dal 25 al 75 per cento a seconda delle fasce Ise e Isee (vedere schede-slide allegate). I beneficiari dovranno comunicare tempestivamente ad Acer l’eventuale miglioramento della condizione lavorativa dopo la concessione degli sgravi. In questo caso verrà valutato se permangono le condizioni per l’applicazione delle agevolazioni o se sia necessario rivedere il canone. Il mancato pagamento dell’affitto o delle spese condominiali maturate fino al 31 dicembre 2010 potrà essere inoltre rateizzato senza interessi in 24 soluzioni mensili a partire dal terzo mese successivo a quello di accoglimento della domanda, a condizione che l’assegnatario non abbia morosità al 30 settembre 2008.

Si stima che ricorreranno all’aiuto un centinaio di famiglie residenti in alloggi Erp e una trentina di famiglie residenti in alloggi ad affitto permanente e Fincasa. L’onere per la pubblica amministrazione è stimato in circa 100.000 euro: 50.000 per gli alloggi Erp (il cui canone d’affitto medio oggi si attesta sui 125 euro al mese con un’oscillazione compresa fra i 50 e i 500 euro) e 50.000 euro per affitto permanente e Fincasa (il cui canone è infatti più alto della categoria Erp, attestandosi sui circa 350 euro al mese).

Per garantire la copertura economica di queste misure di aiuto alle famiglie, l’accordo tra Comune e Acer prevede un aumento dal 2 al 5 per cento del monte canoni annuo previsto nel Fondo a favore delle famiglie in difficoltà economica. Il Comune rimborserà ad Acer i costi sostenuti e le minori entrate percepite a seguito degli interventi a sostegno delle famiglie colpite dalla crisi.

BLOCCO SFRATTI – Il sostegno alle famiglie in difficoltà economica prevede inoltre il blocco degli sfratti per i casi segnalati dal Servizio sociale comunale e comprende anche le famiglie con morosità di pagamento delle spese di alloggio.