bersani_pd“Domenica 25 ottobre andate a votare alle Primarie!” L’invito dei giovani bersaniani è chiaro: sulla scia delle dichiarazioni che lo stesso Pierluigi Bersani ha fatto a Reggio Emilia lo scorso sabato, la vera prova al vaglio del Partito Democratico non è solo la scelta del segretario nazionale, ma è soprattutto l’affluenza delle urne organizzate dal PD, a dare voce e gambe al più grande processo di democrazia di un partito sul territorio europeo. L’appello al voto si fa corale in nome di una grande voglia di futuro che si respira in tutto il Paese, e anche a Reggio Emilia. “Se dobbiamo essere alternativa a questa destra, il nostro impegno è esserlo in modo credibile. E l’attestazione democratica che ci viene dal voto alle Primarie, tramite una grande affluenza ai seggi, è il primo valore da considerare, la dimostrazione che in Italia si vuole cambiare, davvero”. Il tam tam sui social network che sta prendendo piede in queste ore attraverso video, link a siti che contestano le decisioni del centrodestra, appelli alle preferenze sui candidati, pubbliche adesioni alle varie mozioni, mette in evidenza un clima vivo e partecipato che appartiene anche e soprattutto ai giovani. In tanti alle iniziative, in tanti candidati – nella mozione Bersani si è applicata la “quota 30”: il 30% dei candidati eleggibili è sotto i 30 anni –. Voglia di novità e di ricambio quindi, voglia di partecipare non tanto in nome di un giovanilismo che deve forzatamente candidare persone giovani, ma volontà di esserci in nome di quanto ogni giorno si dimostra sul territorio. I giovani bersaniani ci credono: “cambiare si può, ma è la presenza delle persone nel processo di cambiamento quella che veramente conta”.