CinghialeRiequilibrare la presenza di cinghiali, ungulati e animali selvatici e aumentare le risorse per gli indennizzi alle imprese danneggiate, previsti dalla Regione Emilia Romagna. Sono gli impegni contenuti in un ordine del giorno approvato all’unanimità nei giorni scorsi dal Consiglio provinciale su proposta dei consiglieri Denis Zavatti e Livio Degli Esposti (Lega nord).

Il documento denuncia una situazione, definita «insopportabile», per le «colture agricole danneggiate, piante e germogli del sottobosco mangiati, incidenti stradali provocati da cervi, cinghiali, caprioli e adesso anche da istrici che vivono incontrollati sul territorio». Come ha illustrato Degli Esposti «il problema è che i danni alle aziende non vengono risarciti, se non molto parzialmente, mentre i danni ambientali e sanitari rischiano di essere quasi totalmente fuori controllo. E’ come se l’imprenditore agricolo – ha proseguito il consigliere del Carroccio – coltivasse i campi a sue spese poi al momento del raccolto arrivasse qualcun altro portandogli via il frutto del suo lavoro».

Anche Luca Gozzoli (Pd) nel suo intervento ha parlato della «assoluta necessità di risarcire in maniera più efficace e veloce le aziende che non devono essere lasciate sole ad affrontare il problema della crescita esponenziale degli ungulati».

Il documento lamenta che a livello regionale «gli Atc (Ambiti territoriali di caccia) hanno risarcito circa la metà degli oltre sette milioni di danni provocati nel 2007 da cinghiali e caprioli nei campi coltivati e dagli uccelli nei frutteti. L’altra metà avrebbe dovuto essere risarcita da Regione e Province che però hanno coperto solo il 58 per cento di questa somma, una percentuale destinata a scendere in quanto per i danni del 2008 la Regione ha stanziato inizialmente solo un milione e 300 mila euro».

Secondo i dati della Regione, riportati nel documento, da 1640 cinghiali abbattuti nel 1989 (unici ungulati presenti allora) si è passati ai 37 mila capi abbattuti a livello regionale nel 2008, con una massiccia presenza di caprioli, oltre che cinghiali, a cui si sono aggiunti daini e cervi.

Per questo il Consiglio chiede alla Regione più fondi per i risarcimenti e alla Provincia di garantire un maggiore riequilibrio della presenza della selvaggina.