Dormire_lettoDormire poco o male, complica la vita. Lo sanno bene i 12 milioni di italiani che ne soffrono, di cui circa 400 mila nella sola regione Emilia Romagna. E le conseguenze si fanno sentire non solo di notte, ma anche di giorno. Lo dicono le cifre: otto insonni su dieci presentano almeno un fastidio anche durante la giornata e il 46 per cento di chi fatica a riposare ha difficoltà di memoria e concentrazione il giorno successivo.

Il mal d’autunno, con la cattiva qualità del sonno che ne consegue, colpisce fino al 70% degli italiani, e coinvolge anche i cittadini dell’Emilia Romagna. Oltre all’affaticamento e alle preoccupazioni legate al rientro lavorativo, l’insonnia porta con sé una fastidiosa stanchezza diurna che appesantisce ulteriormente le giornate. Al ritmo frenetico dell’estate, senza regole di sonno e di alimentazione, si sostituisce la routine cittadina e l’obbligo lavorativo: lo stress si accumula e l’insonnia avanza. Contribuiscono a disturbare il sonno anche i primi malanni di stagione, sindromi da raffreddamento con mal di gola e ostruzione delle prime vie respiratorie: oltre alla cattiva qualità del sonno legata allo stress c’è anche il problema dell’influenza negativa della difficoltosa respirazione notturna

«In Emilia Romagna, come altrove, il numero di insonni raggiunge una percentuale pari a circa il 10 per cento della popolazione adulta, percentuale che sale fino al 20-30 per cento nel caso di insonnie transitorie. Le cause dell’insonnia possono essere diverse: ansia, depressione, malattie organiche, stress, ambiente; spesso sono condizionamenti negativi come la “preoccupazione di non dormire” che rendono cronica una insonnia iniziale non adeguatamente trattata. L’insonnia ha conseguenze diurne immediate, come difficoltà di concentrazione, stanchezza, irritabilità, sonnolenza, un insieme di sintomi che possono ridurre notevolmente la qualità della vita; a lungo termine l’insonnia può provocare depressione e, secondo alcuni recenti studi, anche patologie organiche come l’ipertensione. A fronte di questi dati, il problema insonnia appare sottovalutato, se è vero che solo il 5% degli insonni si reca dal proprio medico per questo disturbo, ed il 25 % gliene parla di sfuggita in occasione di una visita per altri motivi.», afferma il Prof. Fabio Cirignotta, Direttore dell’Unità di Neurologia e del Centro di Medicina del Sonno- Policlinico S. Orsola Malpighi di Bologna.

Proprio per informare i cittadini e offrire un supporto a chi soffre di disturbi del sonno, l’AIMS (Associazione Italiana Medicina del Sonno), in collaborazione con sanofi-aventis, prima azienda farmaceutica in Italia, in occasione della Giornata Mondiale dedicata a questo problema, ha promosso la Giornata Nazionale del Dormiresano. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del Progetto Morfeo Dormiresano, sostenuto sin dal 2000 da sanofi-aventis e che da quest’anno, per la prima volta, moltiplica il tradizionale appuntamento in ben 19 tappe in tutta Italia e in altrettanti Centri di Medicina del Sonno AIMS, che sono a disposizione per consulti gratuiti ogni ultimo venerdì del mese fino a novembre.

Domani, venerdì 30 ottobre l’iniziativa arriva a Bologna presso il Centro di Medicina del Sonno, Unità di Neurologia del Policlinico S. Orsola Malpighi – di Bologna, via Albertoni 15, Bologna. In Emilia Romagna, infatti, sono più di 400 mila le persone che soffrono di insonnia.

Per loro e per chi desidera avere maggiori informazioni sulla patologia o ricevere preziosi consigli per migliorare la qualità del proprio sonno, gli Esperti del centro restano a disposizione dalle 14 alle 18.

Per chi non avrà la possibilità di recarsi fisicamente presso le strutture cliniche, viene in aiuto il web: basterà collegarsi al sito internet Morfeo Dormiresano e nel corso della stessa giornata si potrà dialogare con gli Esperti on-line dalle 9.00 alle 18.00, disponibili per rispondere a domande e fornire consigli e informazioni. Sul sito si possono trovare tutte le informazioni sul centro di Bologna, la mappa per raggiungerlo e compilare il Test “Se non chiudi occhio la notte, li chiudi di giorno”: 6 semplici domande sullo stile di vita per valutare la qualità del proprio sonno e l’eventuale impatto dell’insonnia sulla salute e sulla sicurezza. In quest’ultimo caso, il ricorso a un supporto specialistico diventa necessario per superare i disagi del problema insonnia.

L’insonnia è quindi una malattia delle 24 ore, che può incidere negativamente anche in termini di sicurezza sul lavoro e sulla strada. Studi condotti in questo ambito dimostrano che la sonnolenza, associata ad una cattiva quantità/qualità del riposo, è legata ad un rischio più elevato di incidenti. Basta questo per sottolineare quanto il problema insonnia possa avere gravi conseguenze nella vita di ognuno. Un’informazione efficace su questa patologia e sull’approccio più adeguato è quindi da incentivare ed è questo lo scopo dell’iniziativa e degli Esperti dei Centri AIMS che oggi coinvolge direttamente Bologna e l’intera Regione Emilia Romagna.

«L’insonnia è oggi un problema di salute diffuso, che coinvolge un numero di persone sempre crescente. A iniziative come questa, quindi, va riconosciuto il merito di voler informare e supportare chi è coinvolto da questo problema. Inoltre, quest’anno per la prima volta il progetto non è limitato a un solo giorno ma prosegue per tutto il 2009», spiega il Prof. Fabio Cirignotta.

Con il ritorno ai ritmi lavorativi dopo la pausa estiva, l’insonnia tende a manifestarsi maggiormente anche perché legata alla diminuzione della serotonina, i cui livelli cerebrali diminuiscono nella stagione autunnale. Il cattivo sonno è dunque anche in rapporto ad una variazione negativa del tono dell’umore. L’importante è riacquisire la regolarità di vita per evitare che l’insonnia sottovalutata tenda a cronicizzarsi portando con sé i rischi derivanti da un prolungato periodo di insonnia, tra i quali un possibile aumento del rischio cardiovascolare.

E per favorire un buon riposo anche d’autunno, possono aiutare semplici “regole” da adottare: riacquisire regolarità nelle attività diurne e notturne, moderare l’attività sportiva serale, evitare di assumere eccessive dosi di alcol e di cibo prima di andare a dormire, riprendere a coricarsi tendenzialmente alla stessa ora e mantenere fermo anche l’orario della sveglia mattutina in modo da ripristinare il ritmo sonno-veglia.

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Sanofi-aventis è da sempre fortemente impegnata al fine di tutelare la salute di ognuno e proprio le necessità del singolo paziente costituiscono il punto iniziale da cui sviluppare le proprie attività. Per questo motivo ha scelto sin dall’inizio di supportare la lotta contro l’insonnia e i disturbi del sonno. Il Progetto Morfeo rappresenta da nove anni un’occasione importante di riflessione, analisi e valutazione delle problematiche legate all’insonnia, favorendo di conseguenza momenti di informazione e formazione che mirano a sviluppare una corretta cultura su questo argomento nella classe medica e nei cittadini. Sanofi-aventis, azienda farmaceutica leader a livello mondiale, ricerca, sviluppa e distribuisce soluzioni terapeutiche per migliorare la vita di ognuno. Sanofi-aventis è quotata alle borse di Parigi e New York.