carabinieri_4Dopo aver perso il lavoro si è improvvisato corriere della droga per mantenere la famiglia. E’ solo un’ipotesi, ma potrebbe essere questo il retroscena di un maxisequestro di hascisc che ha portato all’arresto, nel bolognese, di un cittadino marocchino di 45 anni, M.E., regolare, incensurato e da una decina d’anni residente in Italia.

Durante un normale controllo stradale sulla via Persicetana, fra Calderara di Reno e Bologna, i carabinieri della Compagnia di S.Giovanni in Persiceto hanno scoperto che nel bagagliaio della sua vecchia Opel Astra c’erano tre borsoni pieni zeppi di droga: 87 chili di ‘fumo’, in altrettanti blocchi da un chilo ciascuno, a loro volta suddivisi in panetti da un etto.

I militari non cercavano stupefacenti, ma il suo nervosismo li ha insospettiti, convincendoli ad ispezionare la vettura. La droga, tra l’altro, non era nemmeno nascosta. Questo atteggiamento confermerebbe l’ipotesi che l’ uomo non sia un professionista, ma si sia improvvisato trafficante per guadagnare qualcosa.

Il quarantacinquenne vive con la moglie e un figlio piccolo a Galliera, nel bolognese. Fino a pochi mesi fa faceva l’autista, poi ha perso il lavoro. Per questo, secondo gli investigatori e il Pm di turno Valter Giovannini,è possibile che abbia accettato una ricompensa da un’organizzazione, per trasportare in città la partita di hascisc. Un ‘lavoro’ che gli potrebbe essere stato pagato poche migliaia di euro, a fronte di un valore della merce stimato in circa un milione e 300 mila euro. Si tratta infatti di hascisc di ottima qualità di probabile livello di purezza molto elevato.

Il marocchino, che per ora si è avvalso della facoltà di non rispondere, rischia una condanna fino a 15 anni di carcere.