Bologna-Civis“C’é modo e modo di fare politica: a volte i giudici a livello nazionale danno fastidio, a volte a livello locale ci si ricorre”. E’ la replica dell’assessore alla mobilità di Bologna Simonetta Saliera alla minaccia di ricorso al Tar del centrodestra sul ‘Civis’: per Lega e Pdl, infatti, nel progetto definitivo ci sarebbero delle irregolarità riguardo alla presenza di corsie riservate.Un aspetto che il presidente di Atc, Francesco Sutti, ha voluto chiarire senza margini di dubbio: “Posso confermare che le variazioni sulle preferenziali sono minime e portano al rispetto della viabilità”, ha precisato.

Ma l’offensiva del centrodestra è proseguita anche durante la conferenza stampa di presentazione dei lavori in via dei Mille, dove il consigliere comunale della Lega Nord Manes Bernardini ha incalzato la Saliera su alcuni punti controversi, ricevendo la replica del capo ufficio stampa del Comune, Marco Girella: “Questa è una conferenza stampa, non un incontro istituzionale, lei farà le sue domande in altre sedi”, ha risposto Girella al leader del Carroccio. Saliera, inoltre, ha ricordato che “é previsto un altro incontro in commissione mobilità con Atc presente, oggi sono qui solo per dare informazioni ai cittadini”.

Per Bernardini i punti ancora poco chiari riguardano la presenza di piste ciclabili in via Irnerio e di asfalto fonoassorbente in via Marconi. Ancora, si è chiesto il leghista, “un disabile che sale in via Marconi non potrà scendere in strada Maggiore perché non ci saranno le banchine” e, soprattutto, Bernardini vuole sapere “quanti metri di guida ottica ci saranno a progetto concluso”. Infatti “se non ce ne saranno vuole dire che c’é qualcosa che non è andato in maniera corretta con la gara di appalto”.

Anche Giovanni Favia, consigliere grillino, pretende di sapere “quanto ci costa l’opera al chilometro, ormai non è più un’ infrastruttura di tipo intermedio”. Infine, la scelta della Saliera di preferire l’incontro stampa al question time è stata, secondo Bernardini e Michele Facci del Pdl, “uno schiaffo alle istituzioni e un atteggiamento non consono”.

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Tra polemiche e minacce di ricorsi al Tar il ‘Civis’ non si ferma e sbarca in via Irnerio, dove nei prossimi giorni partiranno i primi lavori. Nulla di impattante, però, secondo l’Amministrazione bolognese, almeno fino a febbraio-marzo quando i cantieri invaderanno la strada e porteranno al restingimento delle carreggiate. Le opere di riqualificazione e adeguamento per fare passare il tram su gomma su cui la città si divide da anni si concluderanno, secondo le stime, a fine estate 2010. Una settantina i posti auto dei residenti a rischio: per loro sarà disponibile (a pagamento) il parcheggio interrato di via Belmeloro.

Per tentare di evitare i duri scontri con i residenti e i commercianti leit-motiv dell’amministrazione Cofferati, l’ assessore Simonetta Saliera ha giocato d’anticipo: “Da settimane parliamo con i commercianti per capire le loro necessità”, ha spiegato, aggiungendo che duemila volantini con il dettaglio dei lavori sono stati recapitati nelle buchette degli abitanti della zona. Fino alla pausa natalizia (prevista dal 6 dicembre al 7 gennaio) e per tutto gennaio i cantieri, comunque, rimarranno sui marcipiedi e riguarderanno pali, semafori e centraline di controllo. Successivamente si passerà all’asfalto: prima per le nuove banchine di via dei Mille, poi per il tratto Porta San Donato-Via Centotrecento, infine per le tratte di via Mascarella e via Borgo di San Pietro. Comunque, ha assicurato il presidente di Atc Francesco Sutti, “via dei Mille rimarrà comunque percorribile nei due sensi”.

I parcheggi che dovranno lasciare il posto ai cantieri saranno circa 60-70. Per sostituirli il Comune ha chiesto aiuto all’Università: “A metà novembre uscirà un bando per 50 posti in affitto in via Belmeloro”, ha preannunciato la Saliera, sottolineando che “i residenti potranno fare domanda per un posto auto al coperto”. I prezzi varieranno dai 70 ai 90 euro al mese. Altri 30 posti auto saranno recuperati in piazza Scaravilli, che l’Ateneo aprirà dalle 20 alle 4 ai visitatori notturni della zona universitaria. In ballo resta ancora la ‘Piazzola’: “I lavori per ora non toccheranno la Montagnola, faremo degli incontri appositi con le organizzazioni di categoria per valutarne la tipologia e i periodi”, ha concluso l’assessore.