poliziaNel tardo pomeriggio di ieri, personale in servizio presso il Posto di Polizia Centro, unitamente a due equipaggi della locale Polizia Municipale e quattro vetture del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia hanno svolto accurati controlli nelle zone centrali della città al fine di arginare lo sfruttamento della prostituzione. Sono state sottoposte a verifiche le zone “Centro” “Tempio“ e “Bruciata”, nonché, per contrastare reati contro il patrimonio, la zona “Buon Pastore”.

In particolare, gli agenti hanno comminato una sanzione amministrativa al titolare di un phone center di Via Ganaceto pari a € 1.032,00, poiché sono state riscontrate anomalie nella registrazione degli utenti. All’interno di detto esercizio è stato identificato un cittadino di nazionalità marocchina, ricercato per la notifica di un rigetto del titolo di permanenza nel nostro Paese emesso dalla Questura di Palermo. Lo stesso è stato accompagnato presso gli uffici di Via Palatucci.

Le pattuglie si sono, poi, spostate nella zona di Via Vignolese dove, nei pressi di un bar è stato rintracciato un altro cittadino straniero sottoposto alla misura dell’Avviso Orale, in compagnia di connazionali con precedenti di Polizia. Nei pressi di tale esercizio pubblico, in particolare, all’interno del cestino portapacchi di una bicicletta da donna in evidente stato di abbandono, è stato ritrovato un cilindro di sostanza compatta di colore scuro, risultata essere, poi, sostanza stupefacente del tipo “hashish”, pari a 9,5 grammi, prontamente sequestrata.

All’interno di un appartamento di Via Poletti, è stata riscontrata la presenza di persone diverse da quelle comunicate al locale Ufficio Immobili della Questura. Pertanto, si è proceduto a contestare al locatario del predetto appartamento, un cittadino ghanese di quarantaquattro anni, l’attività di affittacamere abusivo.

Intorno alle ore 21.00, infine, è stata fermata in Viale Monte Kosica, angolo Via Ganaceto una cittadina minorenne di nazionalità romena intenta a prostituirsi. Si è proceduto, quindi, ad accompagnarla in Questura e, al termine degli adempimenti, collocarla in una struttura protetta per minorenni.