denaro1Il “Centro Studi Economico e Finanziario ESG89”, che da oltre vent’anni analizza le performance economiche delle migliori società di capitali italiane, ha esaminato un campione composto da 73 Top Aziende operanti nel comparto Meccanico-Metallurgico della provincia di Ravenna. La situazione evidenziata dall’istantanea scattata sulla provincia, mette in risalto diverse realtà che sono riuscite a tenere alti i livelli di produzione e redditività, benché la maggior parte degli operatori del settore abbia sofferto l’attuale congiuntura economica sfavorevole. Nella fascia di Fatturato 10-20 mln di euro, ad esempio, campeggiano i risultati conseguiti da NAVIRAVENNA Srl, UNITEC Spa e OFF. ZABO Srl. La prima, ubicata a Ravenna, ha realizzato un Trend positivo di Fatturato del 14%, passando da un valore della produzione di 12.219.108 euro a 13.907.672 euro, con una crescita del 278% anche sugli Utili Netti.

Per quanto riguarda l’impresa UNITEC Spa di Lugo, il giro d’affari realizzato nel corso dell’ultimo esercizio è stato di 17.415.845 euro, facendo registrare un incremento del 47% sul valore della produzione e del 198% sugli Utili; mentre il gruppo OFF. ZABO Srl di Conselice, realizza un Trend positivo di crescita del 31% sul giro d’affari e del 41% sugli Utili.

Nel range di Fatturato 20-30 mln, spiccano tra gli altri alcuni marchi storici della Meccanica Ravennate, come CONTARINI LEOPOLDO Srl e F.LLI RIGHINI Srl. L’azienda di Lugo, CONTARINI LEOPOLDO Srl, ha fatto registrare nell’ultimo anno ricavi per 28.256.624 euro, incrementando del 6% i risultati conseguiti nel precedente esercizio, e aumentando al contempo gli Utili Netti del 56%; F.LLI RIGHINI Srl di Ravenna, invece, concretizza un +67% di Trend positivo sul volume d’affari che è pari a 21.503.415 euro.

Interessante anche lo score economico realizzato da COMECER Spa: l’azienda di Castel Bolognese consegue un incremento del 58% sul Fatturato e del 103% sull’Utile. Infine, per quanto riguarda la fascia di Fatturato che va oltre i 30 mln, SIDERURGICA RAVENNATE Spa è senza dubbio la realtà che ottiene i risultati più rilevanti. L’azienda di Ravenna è riuscita in maniera congiunta ad accrescere l’Utile e il Fatturato: +33% è il Trend positivo ottenuto sul valore della produzione e +125% la crescita registrata sugli Utili. Degne di nota anche le prestazioni realizzate da DIEMME SPA di Lugo e da COSMI Spa di Ravenna. Il gruppo DIEMME SPA ha visto crescere il proprio giro d’affari del 9%, per un Fatturato complessivo pari a 49.588.328 euro e gli Utili Netti del 228% mentre per COSMI Spa, 50.932.810 di euro di Fatturato, l’incremento è stato del 10% sul valore della produzione e del 106% sugli Utili.

In generale, tornando all’esame dei risultati ottenuti dal campione considerato, il 55% delle imprese analizzate ravvisa una crescita del volume d’affari nel corso dell’ultimo esercizio, mettendo in evidenza una situazione meno oscura di quanto si potesse immaginare. Soddisfacenti anche i dati relativi alla redditività del comparto: l’86% degli operatori, infatti chiude il bilancio in Utile e addirittura quasi il 50% realizza un Trend positivo di crescita proprio sugli Utili Netti. Una delle poche ombre che gravita sul comparto invece, è determinata dall’aumento, fatto registrare nel corso dell’ultimo esercizio, del numero di società che ha un rapporto non soddisfacente col sistema del Credito. In pratica nel 2008 il numero di Aziende con un rapporto tra Oneri Finanziari e Fatturato superiore alla soglia critica del 3% è aumentato dell’8%: nel 2007 il 15% degli operatori superava questa soglia, oggi invece, oltre il 23% accusa qualche difficoltà col sistema del Credito.

Il comparto gode di un forte radicamento sul territorio. Il settore della Meccanica in Emilia Romagna, infatti, rappresenta senza dubbio il distretto più rappresentativo e rilevante dell’economia Regionale e proprio per questo motivo è riuscito meglio, rispetto ad altri settori merceologici, a tenere la testa a galla anche in un contesto generale di recessione. Sebbene le previsioni più recenti potrebbero segnalare che la fase peggiore della crisi è alle spalle, ciò non significa che sia in vista una reale inversione di tendenza. D’altra parte una fase di stagnazione troppo prolungata rischierebbe di togliere ossigeno alle imprese, compromettendo la stabilità del nostro sistema industriale. Il problema più urgente per invertire questo momento caratterizzato da difficoltà oggettive, è quello di assicurare alle imprese liquidità sufficiente per la gestione corrente, di fronte a incassi con tempistiche sempre più incerte e con ritardi sempre più marcati.

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Il “Centro Studi Economico e Finanziario ESG 89” analizza da oltre 15 anni i bilanci delle prime 200.000 società di capitali italiane (Spa, Srl e Cooperative) e periodicamente offre ai media italiani e internazionali tutte le curiosità e i numeri oggetto delle analisi. I dati contabili relativi alle singole imprese sono desunti da varie fonti ufficiali (camerali e bancarie) e più in particolare dai bilanci depositati presso le Camere di Commercio. Tuttavia la memorizzazione dei dati, quantunque effettuata con sistemi computerizzati, può non corrispondere al dato reale. Non tutte le imprese avente l’obbligo del deposito del bilancio d’esercizio presso la competente Camera di Commercio, sono inserite in classifica. Il “Centro Studi Economico e Finanziario ESG89” non assume alcune responsabilità per un utilizzo di quanto riportato nel presente c.stampa diverso dal mero indicativo.