matteo_ricchettiIl consigliere Regionale e relatore della Legge regionale sulle Unioni dei Comuni, interviene nella polemica dell’associazione dei Comuni del distretto di Sassuolo.

 L’ Unione dei comuni è per definizione uno strumento pensato e voluto per gestire i servizi non solo in maniera più efficiente dal punto di vista economico, ma anche per migliorarne la qualità. E’ possibile che non prevalga il senso di responsabilità verso il servizio a cui si è chiamati che è appunto servirei cittadini e la propria comunità? Fare insieme per fare meglio non è solo uno slogan, ma è il modo in cui le famiglie, le imprese e anche i comuni possono affronatre meglio le nuove esigenze sociali ed economiche.

Basta pensare che proprio grazie allo strumento dell’associazione e della gestione associata dei servizi, il distretto ha portata a casa in questi anni risorse importanti dalla Regione per il corpo della polizia municipale. Questo ha consentito di aumentare e potenziare il controllo del territorio e garantire meglio ordine pubblico e sicurezza. Ma è possibile che pravalga un atteggiamento ideologo in una discussione che dovrebbe essere pragmatica per definizione? E non si può certo pensare che la programmazione delle attività abbia una valenza annuale.

Ma cosa si programma di anno in anno? Servono coraggio e lungimiranza, voglia di affrontare le sfide insieme e desiderio di restituire ai cittadini servizi migliori e risposte appropriate. I territori vanno pensati e governati in una ottica di più larga di quella comunale. I servizi socio-sanitari, la scuola, la programmazione del territorio richiedono politiche comuni.

Troverei paradossale che, il distretto che più è vissuto come tale di tutta la provincia di Modena, fosse l’unico a non avere una dimensione istituzionale che lo rappresenta al meglio. Non è la stagione dei campanili questa. Capisco le riocerca di segnali di discontinuità, ma Caselli ha scelto il terreno peggiore su cui praticarla. Un terreno sul quale, la vera novità, sarebbe un comprensorio ceramico che finalmente e con decisione imboccase la via dell\\\’unione dei comuni insieme a Prignano, Palagano, Montefiorino e Frassinoro.