zecchinoConsolidare il rapporto tra Rai e il centro di produzione dell’Antoniano di Bologna inserendo l’istituzione che ogni anno produce lo Zecchino d’Oro nel contratto di servizio tra Rai e Stato. Lo propone la Cisl di Bologna per salvaguardare il centro di produzione dei frati minori che ogni anno realizza, tra l’altro, il tradizionale spettacolo per bambini. Il centro, ha spiegato la Cisl in un conferenza stampa cui hanno partecipato alcuni dei 10 dipendenti, fino al 2001 realizzava per la Rai (che del centro è il committente principale) circa 200 ore all’anno di programmi: oggi ne produce solo 15. Dal 17 al 21 novembre si svolgerà la 52/a edizione dello Zecchino, ma dopo lo Speciale di Natale e la fine della registrazione delle puntate di Music Gate, ha spiegato Stefano Gregnanin della Fistel, “non ci sono contratti per gennaio e si paventa l’ipotesi di cassa integrazione per i dipendenti”.

Con ovvie ripercussioni sugli oltre 100 lavoratori dell’indotto. La Cisl lancia quindi una petizione per sollecitare istituzioni e Rai a impegnarsi per la salvaguardia “della produzione culturale italiana che, da oltre 50 anni, si é evidenziata tramite Zecchino e l’Antoniano di Bologna”.

Il sindacato inoltre ha invita istituzioni e mondo politico cittadino, fra cui il Sindaco, a “fare lobby” per salvare un patrimonio della città. Con un’azione, ha spiegato Alessandro Alberani, segretario bolognese, simile a quella fatta per salvare un evento come San Remo.