nettuno_bolognaSara’ Massimo Bergami, docente universitario di Organizzazione aziendale e direttore dell’Alma Graduate School, a coordinare i 4 membri del gruppo guida (composto da Isabella Seragnoli, Gianluca Fiorentini, Piero Gnudi e Roberto Tunioli), ingaggiato da Comune e Provincia di Bologna e dalla Regione Emilia Romagna per definire il nuovo Piano strategico metropolitano che dovra’ delineare prospettive e scenari dello sviluppo del capoluogo emiliano da qui ai prossimi 20 anni.

Accanto al gruppo guida ci sara’ un comitato tecnico scientifico di 18 membri che sara’ anche responsabile dell’ascolto degli stakeholder (cittadini,associazioni e altri gruppi portati di interessi). Tutti presteranno servizio per la citta’ a titolo gratuito. Quanto ai tempi del percorso, a gennaio e marzo si terranno le audizioni e gli incontri con le citta’ benchmark come Torino, Barcellona, Vancouver e Lille. Sulle prime ipotesi si avviera’ anche il confronto con la cittadinanza tramite assemblee e forum, per arrivare fino a giugno-luglio 2010 quando sara’ presentato il documento finale contenente visione, identita e priorita’ strategiche per la citta’.

Dopo questa prima tappa si decidera’ se proseguire o meno il percorso di lavoro e in che termini. Il Piano strategico, caldeggiato gia’ mesi fa da Unindustria Bologna e subito accolto dagli enti locali a partite dal Comune, e’ stato presentato oggi a Palazzo Malvezzi, sotto le Due Torri, dal sindaco Flavio Delbono, dalla presidente della Provincia Beatrice Draghetti e dall’assessore regionale allo Sviluppo territoriale Giancarlo Muzzarelli.

“Il Piano e’ un atto volontario e collegiale – ha spiegato Draghetti – che mira a definire una strategia condivisa per interventi sia pubblici sia privati”. Garantendo che il percorso “non e’ scenografia, ma un cammino reale per il quale serve grande concretezza”. Draghetti ha aggiunto che “non si partira’ da un foglio bianco” ma dall’esperienza assunta negli anni e che il piano “non sara’ per Bologna, ma di Bologna” e portera’ con se’ “quei valori specifici che rappresentano anche vantaggi di competizione”.

Dello stesso avviso il sindaco Delbono che ha parlato di “gioco di squadra” come “unico modo per realizzare il nostro futuro” in termini di viabilita’, infrastrutture, commercio, vivibilia’, turismo, cultura, lavoro e qualita’ della vita. Delbono ha quindi espresso la necessita’ di “superare le logiche di piccola bottega politica” per approdare a soluzione “che stiano insieme le une con le altre”. “Servono meno inquinamento e piu’ parcheggi, pia’ commercio, piu’ coraggio, piu’ consapevolezza e piu’ energia” ha concluso Delbono per il quale l’obiettivo ultimo e’ quello di far si che Bologna “torni ad essere una capitale europea”.

Il piano strategico, secondo il sindaco, sara’ appunto “la bussola condivisa” per raggiungere questo traguardo. Tutta l’operazione gode, infine, del sostegno della Regione Emilia Romagna. “C’e’ una forte assonanza di vedute e di strategie” ha assicurato Muzzarelli, precisando che la leva e’ “la concreta cooperazione istituzionale mirata a cambiare per innovare”, per rendere Bologna “la citta’ trainante” di tutta l’Emilia Romagna.