Il sesto punto all’ordine del giorno del consiglio comunale di Sassuolo che si è svolto ieri sera ha scaldato gli animi di consiglieri ed assessori che ne hanno discusso a lungo, si trattava di una proposta del Pd per modificare i criteri di assegnazione dei contributi per i lavoratori in difficoltà, al punto che la seduta è stata aggiornata prima della trattazione dei punti successivi. Notevole lo scoramento del folto pubblico intervenuto soprattutto per il tema che si sarebbe dovuto affrontare al punto 7: la moschea.
Ad illustrare la proposta del Pd, che contesta la scelta di inserire come criterio per l’erogazione degli aiuti la residenza a Sassuolo, è stato il consigliere Antonio Caselli, la delibera riguardava i contributi straordinari che nel marzo 2009 la giunta Pattuzzi stanziò a favore delle famiglie che entravano in difficoltà a causa della crisi economica: 700mila euro. Una delibera che fu votata da tutti, compresi i consiglieri dell’allora minoranza.
“Cosa è successo da marzo ad oggi? – si è chiesto il consigliere Caselli – abbiamo fatto un accesso agli atti per capire se i motivi che la giunta ha addotto per modificare la delibera del consiglio comunale fossero dei motivi reali perché introdurre un criterio cittadinanza, cioè distinguere sulla base del colore della pelle è una cosa comunque grave. La vedremo anche da punto di vista costituzionale ma per ora ci occupiamo dell’unica giustificazione che poteva dare la giunta era questa: i requisiti connessi alla residenza vengono inseriti tenuto conto dell’eccezionalità della crisi in relazione alla limitatezza delle risorse. Abbiamo ricevuto dai servizi sociali le cifre dei fondi distribuiti, partendo dal 29 maggio, cioè da quando questi contributi sono stati elargiti sotto la responsabilità della giunta Caselli sono stati elargiti solo 300mila euro, ma dove era questa mancanza di fondi che voi citate in delibera?”.
“Dal punto di vista costituzionale – ha proseguito il consigliere Caselli – in delibera si fa riferimento anche ad un provvedimento del ministro Turco, ma questa norma viola sia il trattato della costituzione europea, la costituzione italiana e il consiglio d’Europa che parlano del principio di parità di trattamento senza distinzione di razza ed origine tecnica, sia nel pubblico che nel privato. La delibera è di dubbia costituzionalità,ci chiediamo in realtà è solo demagogica? La giunta continua con questa caccia all’extracomunitario, identificandolo come causa di ogni nostra difficoltà. E’ questa la filosofia di fondo sotto questo provvedimento? E’ solo una scelta di tipo mediatico? L’immigrazione è un tema strettamente raccordato al tema della povertà, se guardate l’elenco di chi ha ricevuto gli aiuti vedrete che gran parte sono nati nel sud o nelle isole, di cittadini nati al nord che hanno ricevuto contributi non ce n’è, è che purtroppo la povertà si collega spesso al tema dell’immigrazione, vale in qualsiasi parte della terra. Fare una scelta in una situazione così complessa dal punto di vista sociale e mettere i cittadini extracomunitari sostanzialmente fuori è pericoloso. Avete anche inciso su 60% dei contributi elargiti dalla nostra maggioranza con il vostro voto favorevole. E non avete neppure avuto il coraggio di passare in consiglio comunale”.
La risposta è arrivata dal sindaco Luca Caselli: “Do un parere a nome della giunta, nonostante sia già stato dato un parere negativo dai tecnici a questa delibera. Io vorrei ricordare che i soldi di cui parliamo non sono nostri o vostri, in realtà sono di tutti, sono della città. Aiutare tutti i cittadini non vuol dire aiutare tutte le persone, vuol dire aiutare i cittadini residenti. Detto questo l’eccezione di illegittimità davanti alle corti costituzionali può essere proposta in maniera diretta dalle istituzioni o dal cittadino se c’è un contenzioso aperto, anche amministrativo”.
“L’opposizione parla sempre di Epochè, ma in realtà i servizi sociali non si esauriscono con Epochè, ci sono ad esempio i progetti individuali e su questi stiamo studiando una delibera ad hoc per dare indirizzi ai servizi sociali. Sono felice che questo argomento venga in consiglio comunale, oggi possono accedere agli aiuti chi è cittadino europeo ed è a Sassuolo da almeno 2 anni, gli stranieri da almeno 10. A Formigine da anni i servizi sono legati alla presentazione della carta di soggiorno e nessuno dice nulla. La crisi economica porta a fare delle scelte, i soldi per tutti non ci sono. Noi vogliamo dare a chi da più tempo è su questo territorio, abbiamo escluso i clandestini o chi da alloggio ai clandestini. E’ una scelta può essere contestata, era nel nostro programma, vogliamo proseguire su questa strada non per escludere ma per integrare stranieri che sono sul territorio da più tempo e per far capire che il tempo dei clandestini con buoni spesa alla Coop è finito.
Ha preso poi la parola il consigliere Susanna Bonettini del PD: “Ho alcune osservazioni sul metodo e sul merito. Sul metodo ritengo legittimo che si facciano delle scelte politiche, ma va detto che la delibera di marzo era il punto di arrivo di un lungo percorso con i consiglieri e le parti sociali, mentre la vostra è arrivata da una delibera di giunta fatta in solitudine. Per quanto riguarda il merito stiamo parlando di una scelta che si occupa dell’attuale crisi occupazionale, è legittimo che voi cambiate i criteri ma quando si stanzia un fondo a persone che hanno perso lavoro, se anche ci può stare privilegio a chi è a Sassuolo da più tempo e quindi contribuito di più, ritengo che la cittadinanza non c’entri nulla. C’è una maggioranza che sostiene questa amministrazione, le vostre scelte sono quindi legittime, ma chiediamo la possibilità di discuterle in consiglio”.
La parola è passata poi ad Andrea Lombardi del Pd: “Susanna Bonettini ha detto molte delle cose che avrei voluto dire e lo ha anche fatto con lo sdegno necessario. A me hanno insegnato dai tempi del catechismo che la fame non ha colore, che le difficoltà economiche non hanno differenze. Il nostro invito è alla collaborazione ma come si può collaborare quando c’è questo muro che talvolta è posto anche in commissione? Il sindaco ha detto che lui è il sindaco di tutti, però cittadini per me sono tutti coloro che vivono a Sassuolo, sia che abbiano votato per lei sia che non lo abbiano fatto, sia se sono da 6 anni a Sassuolo sia se lo sono da due, invito a dare dimostrazioni pratiche che per lei non ci sono cittadini di serie a e di serie b, come secondo me lei ha affermato. Si devono quindi estendere tutte le agevolazioni economiche a tutti i cittadini di Sassuolo, senza fare distinzioni”.
Successivamente è intervenuto Claudio Corrado del Pdl: “stiamo parlando di una scelta matematica che nulla ha a che vedere con la non razza, è espressione di una scelta, non c’entra nulla con l’azione politica di questa giunta. Nel regolamento non c’è alcun riferimento alla razza, infatti extracomunitario significa semplicemente che proviene da un paese che è fuori dalla comunità europea. Credo che questo tentativo dell’opposizione di inserire sempre la razza debba finire, non rende giustizia all’intelligenza di chi esprime queste idee”.
La parola è tornata al Pd con il consigliere Giuseppe Megale, protagonista di un intervento molto acceso: “attraversiamo un momento abbastanza delicato dal punto di vista economico. L’8 agosto il decreto Maroni ha istituito il reato di clandestinità. Lei sindaco denigra l’avversario perché non ha strumenti, prima ha detto una cosa gravissima che è passata sotto silenzio, ha detto “noi non diamo contributi ai clandestini”, ma scusi prima chi li ha dati? In base a quale norma di legge?.
Il problema sul merito è questo, l’ho detto l’altra volta e lo ripeto: è una delibera aberrante, io sono al nord da 20 anni e so che molta gente che viene dalla mia area geografica ha maggiori difficoltà di reddito, è scontato che sia così. Al consigliere Benedetti che va in chiesa tutte le domeniche non mormora la coscienza o qualcos’altro? Noi diamo informazioni che normalmente non si sentono, notizie che non possono passare in tv. Questa sera abbiamo sentito dire che viviamo una crisi grave, è una novità visto che sulle Tv passa Berlusconi che dice che secondo l’Ocse l’Italia è il miglior paese del mondo e che quindi chi soffre la fame deve resistere solo un altro po’ visto che ci stiamo riprendendo. E’ come sta succedendo per le aziende: salviamo solo le grandi, di chi non va sui giornali freghiamocene!”.
E’ intervenuto poi Sandro Morini del Pd: “l’impressione è che voi siate miopi nelle vostre politiche, scelte che si fermano a poca distanza dai vostri occhi, con logiche partitiche: noi abbiamo vinto e adesso dobbiamo far valere il nostro razzismo, più o meno latente. Voi non conoscete Sassuolo, la state conoscendo ultimamente, nelle ultime settimane ed ora vi rendete conto che è tutt’altro di quello che immaginavate. Con queste scelte tradite un grande spirito di accoglienza dimostrato negli anni 60 con i meridionali (prima di pronunciare questa parola il consigliere sembra aver avuto un lapsus iniziando un’altra parola che ha scatenato l’ilarità e che poi è stata ripresa in diversi interventi della maggioranza). Sassuolo è stata capace di offrire accoglienza alla popolazione e a soddisfare l’esigenza di lavoro che c’era, e grazie anche al volontariato cattolico Sassuolo ha dato risposte a questa gente, anche a situazioni a cui non riuscivano a rispondere. E’ questa storia che oggi voi tradite scegliendo di tagliare con il macete. Questa gente non va via, rimane qui e cosa succede? Chi non riceve l’aiuto che prima riceveva si rivolge alle Caritas parrocchiali, a cui non diamo nulla come istituzioni, questa gente non sparisce dalle nostre strade, c’è qualcun altro che da loro una risposta concreta. La miopia è evidente, anche questa storia dei crocefissi lo dimostra, lo dico da padre di figli che vanno a scuola e che tutti i giorni si trovano a confrontarsi con la mancanza di carta igienica, lampostil per disegnare, carta. Noi invece di portare loro la carta igienica gli portiamo il crocifisso. Si dovrebbe essere meno demagogici e rimanere al dato locale, perché siamo in una amministrazione locale. Noi siamo stati i primi a dare fondi alle famiglie svantaggiate, noi diciamo soltanto non si può lavorare con demagogia”.
Per la maggioranza ha preso la parola Anna Maria Anselmi della “Lista civica per Sassuolo” che ha sostenuto come ad essere discriminati fino ad oggi sono stati tanti sassolesi che non si sono mai sentiti tutelati. “Stiamo parlando di persone che sono venute anche da lei quando era sindaco – ha detto rivolgendosi al graziano Pattuzzi – e le hanno chiesto di essere messi sullo stesso piano degli extracomunitari per poter avere i soldi per spesa”.
L’intervento successivo è stato quello di Carla Ghirardini del Pd: “sono state dette veramente tante cose, io vorrei spostare il discorso su un altro punto. Il tema che rimane sottotraccia in una discussione come quella di questa sera è di come si può superare questa crisi. Stiamo parlando di una crisi dovuta alla mancanza di valori, del tipo di valori della società e della comunità verso cui vogliamo tendere. Anche perché proprio in momenti di grande passaggio, e questo lo è sicuramente perché è il fallimento di un sistema di sviluppo, vanno fatte queste scelte. Il nocciolo del problema è dove vogliamo andare, quali scelte vogliamo fare per fare in modo che energie, tempo e soldi non siano disposti su piccoli o grandi tasselli ma servano invece a costruire la globalità di un quadro. Partiamo dal definire quale problema e quali destinatari. Il problema è di molte famiglie in grandissima difficoltà economica per la perdita di lavoro, il che significa che sono persone che facevano parte di un processo produttivo, stanno pagando un prezzo altissimo, sono persone che svolgevano lavori assolutamente regolari e mansioni preziose. A fronte di questo problema che ci sta passando sopra noi rispondiamo ponendo un distinguo. Dobbiamo confrontarci sull’etica della politica”.
Massimo Benedetti del Pdl: “Ci sono fondi limitati, dobbiamo quindi fare delle scelte. Noi abbiamo posto l’attenzione sul requisito della residenza che io ritengo sia molto importante, ed anche della cittadinanza. Non è una novità, è già inserito in altri bandi come quello delle giovani coppie. E’ un requisito utile e necessario per evitare un ingiustificato afflusso di non residenti solo per beneficiare di questi aiuti. E’ un dato statistico che una certa parte della popolazione non si radica sul territorio ma è attratta solo da prospettive di lavoro. Noi vogliamo dare aiuto alle famiglie senza capacità reddituale”.
Graziano Pattuzzi del Pd: “Io ascolto tutti e non rido di nessuno, dobbiamo governare al meglio un territorio che ha dei problemi. Parliamo di misure straordinarie a sostegno di famiglie in difficoltà e io non ci sto alla contrapposizione tra questo e quell’altro. A Caselli dico che con le scelte fatte qualche problema lo avrete, abbiamo una situazione complicata, la tenuta della coesione sociale sarà difficilissima. E’ evidente che più si va avanti e più la crisi creerà difficoltà, dare la colpa all’ultimo arrivato è sempre la cosa più facile da fare. Gestire questa situazione è una operazione complessa, noi sappiamo che la città è in grande sofferenza e sostiene una immigrazione con culture lontane anni luce dalle nostre. Noi dobbiamo essere certi di rafforzare nostre convinzioni, per chi crede anche nella fede, è questa la nostra difficoltà, spesso siamo balbettanti rispetto alle nostre radici. Sono tutte questioni che creano tensioni nella città, noi dobbiamo essere duri contro chi svolge attività criminose, illegali, illecite e abbiamo bisogno però di fare delle azioni e delle attività per gli altri. Vedo un po’ complicato il lavoro dell’Assessore ai servizi sociali, anche per ciò che ha fatto nel sindacato fino ad oggi, mi pare infatti che le organizzazioni sindacali si siano già fatte sentire. Quindi io credo che la nostra iniziativa, condivisa da tutti, non sia una proposta buonista, ma sia una proposta seria. Sono convinto che ci sono problemi per i nostri anziani, gente che soffre e tace per dignità. Ho detto in tempi non sospetti che la spesa sociale è di investimento per una comunità, io sono d’accordo anche di dare loro priorità nel bilancio 2010 con quello che è disponibile. Non distinguiamo, però, comunitari e non, capisco un limite all’accesso alle case, si deve anche poi evitare la creazione dei ghetti, si deve mettere in giro, spargere nella città”.
Ha preso poi la parola l’assessore ai servizi sociali Giorgio Barbieri: “Prendo la parola visto che sono stato tirato in ballo da due o tre consiglieri opposizione Dunqu,e intanto mi congratulo con il consigliere Pattuzzi che ha detto che dobbiamo investire sui nostri anziani: abbiamo “Casa Serena” sta crollando e non si fa nulla, piuttosto che fare qualche rotonda in più io avrei curato meglio gli anziani. Sarà demagogia ma è realtà Sono d’accordo con Carla Ghirardini ma la domanda la faccio in direzione del lavoro. Sono orgoglioso di fare parte di questa giunta e resto un sindacalista, infatti ho scelto di fare parte di questa giunta e di continuare a fare il sindacalista in azienda. Se ho fatto questa scelta è anche per il programma, che prevedeva questo in virtù della mancanza di lavoro che verrà avanti. Noi possiamo dare un aiutino a tutti, anche ai non comunitari, ma poi si arriverà alla resa dei conti, io sarei per invitare con il cuore i non comunitari a pensare di tornare a casa perché lavoro non ce n’è. Dire loro Stai qui che il comune ti manterrà a vita è sbagliato. So che dico cose che vanno contro la morale di qualcuno e per farlo mi faccio anche un po’ di violenza Io fatto opera sociale e credo che chi l’abbia fatto qui dentro è nel suo posto, al di la del colore politico. Andando avanti io dico che il problema sarà il lavoro, noi possiamo aiutare nove mesi ma qui se non salta fuori lavoro non andiamo da nessuna apre. Sono convinto che ai lavoratori non comunitari che perdono il posto di lavoro si dovrebbe pagare biglietto aereo e are loro qualche contributo per riprendere la loro vita la dove l’avevano lasciata perché non si sono sbocchi, qui manca il lavoro. Cosa si fa a migliaia di chilometri da casa senza lavoro? Finito Epochè, cosa si può fare? Il problema drammatico sarà il lavoro, come quando finirà la cassa integrazione agli operai. Dove andiamo dopo? Chiaramente chi perde posto di lavoro nel nostro comprensorio deve avere la precedenza, io ho fatto 33 anni di ceramica, ho 3 figli, uno ha un contratto a tempo indeterminato, uno è disoccupato, l’altro è un precario, e sono miei figli. Io ho contribuito molto di più di chi è venuto a Sassuolo da 2, 3, 5, o 6 anni, quindi io penso che un centimetro di precedenza la dobbiamo avere, è un discorso che io condivido e quindi non sono in difficoltà. Domani, infatti, sarò a lottare dentro un ufficio con Filippo Marazzi, amico di tanti, a difendere il lavoro di tanti operai”.
Ha preso poi la parola Biagio Santomauro del pdl: “Molti extraeuropei lavorano sotto le agenzie, molti in imprese edili con buste di 60 ore mese e per il resto vengono pagati in nero, questa è realtà. Loro accettano queste condizioni per poi farsi aiutare dal comune per luce, gas e abitazioni. Molti che ricevono gli aiuti girano con macchinoni e a loro gli pagano gli affitti. Mi auguro che si cominci a vedere anche questo. Mi auguro che i ghetti a Sassuolo non tornino più, ma forse sono nati per l’immigrazione incontrollata. Stiamo cercando di chiuderli, mi auguro che si vada avanti così. Sui crocifissi dico che dovrebbero portarlo i preti, ma siccome fanno politica non ne hanno il tempo.
Mimma Savini del Pd: “Dai dati aggregati risulta che l’accesso a questi aiuti è per il 55% rappresentato da italiani comunitari, tutta questa discriminazione forse non c’è. I sassolesi che accedono sono una percentuale irrisoria, molto spesso per motivi degni di rispetto. Non credo che i sassolesi verranno a chiedere gli aiuti solo perché non li diamo agli extracomunitari. Ci sono tanti anziani soli e bisognosi di aiuto che non vanno a chiedere per pudore.
Come facciamo a dire che ha dato meno contributo un cittadino argentino rispetto ad un cittadino non so tedesco o del sud che è qui da 3 anni? Il criterio del radicamento sul territorio è più oggettivo. Mi sembra che sia anche più coerente con l’allargamento dell’Ue e con la globalizzazione, mi sembra sia più in linea con l’evoluzione dei tempi. Temo che le persone escluse dai contributi graveranno sulle Caritas. Vorrei porre al consiglio questa domanda, in alcune scuole, primaria e secondaria del secondo circolo, parliamo quindi di bimbi sotto i 10 anni, il 33% è costituito da bimbi stranieri. SI è detto che l’aiuto migliore è pagare il biglietto per mandarli a casa ma è gente che ha bimbi nati qui, che fanno le scuole qui e le cui famiglie saranno tenute fuori dai contributi per mensa, scuola e dopo scuola, famiglie con minori che si troveranno in grandi difficoltà. Questa è una scelta che spacca il tessuto sociale di Sassuolo, che lo lacera. Nessuno ha detto perché sono stati spesi solo 300mila euro dei fondi stanziati, gli altri dove sono? Non sono stati chiesti o ci sono altri motivi? Ci dite che i fondi non ci sono e invece ce n’è + del 50%, perché?”.
La consigliera della lista “Sassuolo con Pattuzzi” Franca Cerverizzo ha chiamato in causa nuovamente l’assessore Barbieri: “hai detto cose molto belle, ma senza ombra di polemica vorrei chiederti: ma secondo te se questa gente stava bene al loro paese sarebbe venuti qua? Se si concretizzavano delle proposte non sarebbero già andati via? Non capisco con che coraggio dici un cosa del genere, sapendo che domani andrai a dire sono un piccolo sindacalista di un grande sindacato”.
Risposta Barbieri: “Io alla domanda che mi hai fatto rispondo: che futuro può avere in questo territorio? Mi sono scordato una cosa, gli assegni per il nucleo familiare con almeno 3 figli minori erogati dal Ministro Livia Turco prevedevano l’esclusione dei cittadini extracomunitari. Non è un problema di politica ma di scelte fatte in momenti storici particolari, è una cosa di 10 anni fa”.
Gottardi Francesca Lega nord: “E’ una discussione con posizioni che saranno sempre contrapposte. Io spero di aumentare l’erogazione ad italiani e comunitari. Se io mi trasferissi a Dinazzano non lo riceverei. Non è possibile pensare che i loro figli vivano con i soldi dei contributi pagati da me e miei familiari; sono convinta che gli italiani vengano prima di tutto. Credo di dover dare un indirizzo a questi contributi che debbano tutelare chi è residente in questo territorio. I contributi dei sassolesi vadano ai sassolesi.
Ugo Liberi (PdL): Io sarei voluto stare più sul tecnico inizialmente perché abbiamo iniziato la discussione tirando un po’ la norma. Vorrei rimanere sui criteri, giusti o sbagliati, sono criteri. Vi porto un parallelo: in Italia parlando semplicemente degli italiani, ci sono criteri per andare in pensione. Si può essere d’accordo o contrari ma sono criteri stabiliti che subiamo, qualcuno li ha scelti facendo scelte politiche difficili probabilmente, indipendente da quanto uno è stato al mondo. I nostri elettori ci hanno votato anche per questo, per tutelare la loro sassolesità. Vanno anche a combattere il pendolarismo del sussidio, avevamo numerosi casi di gente che stava qui per essere registrata poi tornava al paesello ottenendo il sussidio, diversi casi anche di italiani. I criteri sono ritenuti giusti dalla nostra amministrazione.
Giulia Pigoni (PD): La “sassolesità generazionale” quale criterio selettivo è fortemente demagogica. L’esponente del PD ha espresso contrarietà totale ad un provvedimento quale quello impostato dalla Giunta che si trasforma in un fattore profondamente discriminante.
Sonia Pistoni (PD): Queste persone che vengono dal meridione o extracomunitarie sono venute per lavorare e contribuiscono a incrementare le ricchezze dei sassolesi. Se adesso abbiamo situazione di benessere è anche grazie a queste persone. Adesso si dovrebbe dirgli grazie avete lavorato non ci servite più, potete andare a casa. Sono andati a fare il lavoro che i sassolesi non vogliono più fare.
Caselli (PD): Rimangono tutta un serie di domande che noi ci siamo fatti andando ad analizzare l’accesso agli atti: ma come fanno giunta e tecnici a dire che mancano fondi quando in 5 mesi su 735mila euro ne sono stati usati solo 300mila Il tema della delibera è la soglia di povertà assessore e tutti i criteri che anche voi avete confermato che erano anche quelli della precedente delibera di giunta sono tutti criteri volti a determinare la soglia di povertà. E’ pensabile che quella soglia di povertà li possa in un qualche modo essere ritoccata al rialzo, per aumentare le persone che possono avere possibilità di accedere ai contributi. Questa sera noi abbiamo fatto un’apertura notevole rispetto al tema della residenza, non della cittadinanza. Una posizione di questo tipo ci fa credere che la vostra scelta non sia determinata sulla base di dati, di situazioni reali che siete andati a misurare, ma è basta su una scelta di tipo demagogico; uno la chiama razza o come gli pare qua la scelta è di tipo politico e demagogico. Il problema non è la soglia di povertà degli immigrati, qui il problema è stabilire dove uno è nato, allora questa questione dal punto di vista dei valori e principi non ci può trovare assolutamente favorevoli. Ribadiamo il voto favorevole alla nostra delibera, non avendo sentito da voi possibilità di dialogo su residenza. Se voi faceste apertura noi ragioneremmo.
Stefano Bargi, Lega Nord: Purtroppo prendo la parola solo adesso, qui hanno parlato tutti dicendo tutti la stessa cosa, dopo 3 interventi avevo già capito ma forse ci prendono per rincoglioniti. Si voleva solo tornare alla vecchia delibera, il parere dei tecnici valuta che criteri: non sono variazione di bilancio ma solo dei criteri. Alla mozione avevo già dato parere non favorevole. La demagogia la fa l’opposizione, perchè magari tra 5 anni l’extracomunitario gli darà il voto perchè sarà cittadino. Ricordatevi che, alla faccia di chi ha i lapsus, l’unico sindaco nero in Italia è della Lega.
Ugo Liberi (PdL): ribadisco quanto detto prima, sono criteri che non sono razzisti, sono criteri di scelta che rispondono a delle esigenze, economiche e di programmazione. Se questa ripresa non parte noi abbiamo una prospettiva di miseria che colpisce la città in generale, questo deve portarci a ragionare. Noi voteremo contro a questa mozione
VOTAZIONE
Favorevole: tutto il Pd, Lista civica per Pattuzzi
Contrario: Pdl, Lega e Lista civica Sassuolo