Ospedale Baggiovara 2“Se le cose sono andate effettivamente così, sarò io personalmente a scusarmi con il signore e la madre per quanto accaduto” interviene in prima persona il direttore generale dell’Azienda Usl di Modena, Giuseppe Caroli che vuole il più rapidamente possibile ricostruire in ogni dettaglio la vicenda, non solo per dare una doverosa risposta all’interrogazione del consigliere della Lega, Mauro Manfredini.

In attesa di potere ulteriormente approfondire il caso – in queste ore si sta attendendo un resoconto puntuale da parte dell’azienda che si è aggiudicata la gara per l’incarico di rimozione degli autoveicoli – l’Azienda Usl di Modena coglie l’occasione per sottolineare che, da una prima ricostruzione, risulta che a nessuna persona dell’azienda è stato evidenziato che si stava accompagnando una persona disabile. Dalla documentazione emerge che il signore ha parcheggiato in un’area riservata ai disabili, senza esporre né il contrassegno apposito né il disco orario, violando una regola che è stata inserita proprio per assicurare la disponibilità di spazi in prossimità dell’ingresso a persone con difficoltà di deambulazione. Questo è quanto è stato constatato, anche di persona dagli operatori addetti alla vigilanza.

L’Azienda, fatte salve le doverose verifiche rispetto ai singoli casi, ricorda che l’obiettivo del regolamento introdotto a settembre è di migliorare ulteriormente il corretto utilizzo dell’ampio parcheggio multipiano, mettendo fine a una serie di comportamenti di automobilisti indisciplinati, come la sosta fuori dagli spazi indicati o nei posti riservati ai disabili, o la sosta in corrispondenza di scale e percorsi pedonali, che hanno determinato numerose proteste soprattutto di cittadini con difficoltà di movimento.

Questi sono i motivi per i quali l’Azienda Usl ha deciso di attivare un servizio di rimozione o bloccaggio dei veicoli e motoveicoli che violano quanto previsto dal regolamento, al quale è stata data la massima evidenza attraverso una serie di cartelli allestiti sia nel parcheggio coperto, sia negli spazi d’attesa dell’ospedale come la hall, il pronto soccorso e le camere ardenti. “In ogni caso, poiché errori se ne possono commettere, verificheremo ogni dettaglio e, se necessario, introdurremo anche dei correttivi per evitare che da parte del personale dell’azienda addetta alla rimozione vi siano comportamenti non rispettosi delle persone e non coerenti con la finalità dell’accordo” conclude Giuseppe Caroli.