fiom_cgil“E’ giusto che le istituzioni ascoltino e facciano capire ai lavoratori che sono loro vicine, ma sulle questioni che riguardano la materia sindacale non ci esprimiamo per rispetto. Non e’ reticenza”. Cosi’ il sindaco di Bologna Flavio Delbono ha commentato l’esito dell’incontro tenutosi oggi nella sala del consiglio comunale a Palazzo D’Accursio con i lavoratori della Fiom, in lotta contro l’accordo separato siglato da Film e Uilm con Federmeccanica.

Nel corso dell’incontro, inoltre, Delbono ha ricordato che il Comune “ha messo in campo nell’immediato misure per affrontare la crisi a favore dei lavoratori e delle famiglie”. All’appuntamento hanno partecipato, tra gli altri, anche il presidente del consiglio comunale Maurizio Cevenini, il consigliere comunale e segretario provinciale del Pd Andrea De Maria, il consigliere della lista Beppe Grillo Giovanni Favia e il capogruppo della Lega Nord Manes Bernardini.

“Se questo incontro e’ stato utile lo vedremo nei prossimi mesi: bisogna che le istituzioni forzino sulla modifica del patto di stabilita’, sul prolungamento degli ammortizzatori sociali e sulla necessita’ del voto nei luoghi di lavoro”. Cosi’ il segretario provinciale della Fiom di Bologna, Bruno Papignani, commenta l’incontro odierno. Rinnovando la richiesta di un “consiglio comunale straordinario” sul tema della crisi e in particolare sui problemi dei lavoratori, Papignani spiega che “se Cisl e Uil dicono che vogliono pari spazio, io credo che, invece che perdere tempo, dovremmo venire tutti insieme qui in aula a Palazzo D’Accursio per spiegare le ragioni della crisi e del perche’ non vogliono far votare i lavoratori sull’accordo separato”. Papignani ricorda poi che ad oggi in provincia di Bologna “sono 675 le aziende che utilizzano ammortizzatori sociali, 48 quelle che usano la cassa integrazione speciale e 3.000 gli artigiani con contratti in deroga”. “Si dice che la crisi e’ finita e le aziende cominciano a licenziare, c’e’ qualcosa che non quadra” prosegue il segretario della Fiom che ha gia’ incontrato quasi tutti gli altri sindaci dei Comuni del bolognese e che a fine novembre incontrera’ anche il presidente della Provincia Beatrice Draghetti, insieme ai capigruppo di Palazzo Malvezzi.

“Fiom, Film e Uilm devono ricostruire l’unita’ sindacale, avvicinare e non allontanare le posizioni tra i metalmeccanici, per rendere piu’ efficaci le azioni di lotta a favore dei lavoratori e per rendere piu’ forte l’impegno contro la crisi”. Questo l’appello che il consigliere comunale e segretario provinciale del Pd di Bologna, Andrea De Maria, ribadisce al termine dell’incontro. Quanto alla richiesta di un consiglio comunale straordinario per parlare delle difficolta di lavoratori e imprese, De Maria si dice favorevole e aggiunge “credo ci siano tutte le condizioni”, anche perche’ rimarca “c’e’ piena sintonia tra le azioni di Comune, Provincia e Regione e le esigenze dei lavoratori, che puntano entrambe ad uscire dalla crisi salvaguardando posti di lavoro e imprese, a partire dalla piccole e medie aziende”. Quanto al nodo dell’accordo separato per il contratto dei metalmeccanici siglato da Film e Uilm, ma non dalla Fiom, De Maria sostiene che “sul tema della democrazia, come ho gia’ detto, ritengo giusto chiedere che siano i lavoratori ad esprimersi con il voto sull’accordo” siglato con Federmeccanica. Piu’ in generale il segretario del Pd e’ convinto che ci sia bisogno di “una legge nazionale parlamentare che stabilisca e normi le modalita’ di voto tra i lavoratori”.

“Sono favorevole alla proposta della Fiom di indire un consiglio comunale straordinario. Credo, infatti, che il pericolo di estremismo sollevato dal ministro dell’Interno Roberto Maroni si combatta anche concedendo spazi istituzionali e politici di ascolto e confronto con i lavoratori che versano nelle situazioni piu’ critiche”. Questo il commento del capogruppo della Lega Nord a Palazzo D’Accursio, Manes Bernardini. “Ringrazio la Fiom – ha aggiunto Bernardini – per il modo educato, civile e democratico con cui porta avanti le sue azioni di lotta. E’ cosi’ che dovrebbe sempre essere”.