“La cosiddetta legge Bersani (L. 248/2006) ha apportato modifiche alle regole di tutela della concorrenza nel settore della distribuzione commerciale (art.3), dando tempo a Regioni ed Enti locali fino al primo gennaio 2007 (comma 3) per adeguare norme e regolamenti alle nuove disposizioni. A tutt’oggi non risulta che la Regione Emilia-Romagna abbia assolto agli obblighi previsti dalla normativa nazionale, tanto che ci sono Comuni, come quello di Cesena (FC), che hanno approvato autonomamente provvedimenti con cui aggiornano le procedure di rilascio delle autorizzazioni per l’apertura di attività di somministrazione di alimenti e bevande, superando l’impostazione della contingentazione numerica come parametro finora utilizzato”.Lo afferma il Capogruppo Regionale della Lega Nord, Mauro Manfredini, che sulla questione ha presentato un’interrogazione alla Giunta Regionale, in cui sottolinea come associazioni di categoria abbiano evidenziato la necessità di instaurare un sistema di programmazione qualitativa, a fronte delle cosiddette liberalizzazioni (previste dalla legge Bersani) che avrebbero ampiamente disatteso le aspettative e gli obiettivi previsti.
“A questo punto,” – continua Manfredini – “visto che da notizie stampa apprendiamo che esiste già una bozza delle direttive regionali in materia, sollecitiamo la Regione a concludere il percorso intrapreso e a palesare le proprie direttive, in modo da non correre il rischio di trovarsi in una situazione a macchia di leopardo sul territorio e di confusione fra i diretti interessati.
Vogliamo, quindi, conoscere i motivi di questo ritardo,” – conclude l’esponente del Carroccio – “quanti e quali Comuni abbiano adottato delibere analoghe a quella già approvata dal Comune di Cesena e quale giudizio esprima la Regione in merito a queste Amministrazioni che, senza attendere le direttive regionali, hanno deliberato in materia, correndo il rischio di dover presto riaggiornare o cambiare i nuovi regolamenti nel caso non risultassero in linea con l’orientamento regionale”.
