Un arresto domiciliare, tre obblighi di presentazione alla Pg e 14 indagati per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione. sono questi i numeri dell’operazione ‘Ultimo viaggio’ dei Carabinieri di San Polo d’Enza contro un ‘cartello’ di imprese di pompe funebri per lucrare sui funerali dei defunti della camera ardente dell’Ospedale Santa Maria Nuova.
Da quanto è emerso finora, proprietari di agenzie di pompe funebri, grazie alla compiacenza di alcuni necrofori, riuscivano ad assicurarsi la sepoltura del defunto. Chi era escluso dal meccanismo restava fuori dal giro che, a quanto si è appreso, si aggirava su 1300 defunti l’anno. Le indagini erano partite nell’agosto del 2008 dalla segnalazione del titolare di un’agenzia di pompe funebri, successivamente risultato anch’egli coinvolto nel giro illecito.
Tra gli indagati, tre necrofori e 11 titolari di imprese funebri (due in provincia di Parma). Per ogni funerale acquisito gli addetti della camera ardente percepivano un ‘compenso’ di 200 euro.

