economia_bollette«La scelta operata dal Parlamento con il voto di fiducia sul decreto legge del governo è non solo centralista, ma sul tema della privatizzazione dell’acqua è anche profondamente ingiusta e sbagliata». Stefano Vaccari, presidente dell’Autorità d’ambito territoriale di Modena e assessore provinciale all’Ambiente, commenta così il decreto di adeguamento alle normative dell’Unione Europea in materia di servizi pubblici economici che prevede, tra le altre cose, anche la privatizzazione dell’acqua.

«E’ un fatto grave – aggiunge Vaccari – perché il tema non è quello della possibilità, giusta e già prevista, di una partecipazione di capitali privati nella gestione delle società che gestiscono i servizi idrici. Qui stiamo parlando di un’altra cosa, della privatizzazione di un bene primario e universale, privatizzazione che si vuole realizzare costringendo gli enti pubblici a svendere il loro patrimonio custodito dalle aziende di servizi. L’acqua è un bene primario e di tutti – spiega ancora Vaccari – e questa legge non c’entra nulla con la necessità di rendere più efficienti i servizi e le reti».

Ora l’Autorità di Modena approfondirà le conseguenze del provvedimento sul territorio e sui gestori locali, in un rapporto stretto con le aziende e con i Comuni. «Dopo la trasformazione avvenuta nel luglio scorso, Ato4 ha all’interno degli organismi di controllo e di gestione anche i sindaci- ricorda Vaccari – e, se passiamo da questo a un attore privato, c’è un salto illogico, un allontanamento rispetto ai cittadini che deve preoccupare tutti, noi per primi».