MonteCimoneLa tradizione meteorologica della zona modenese è prestigiosa ed antica tanto da affondare le sue radici nel 1600 ed il Dipartimento di Fisica dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia dedica un seminario alla scoperta de “Osservatorio meteorologico sul Monte Cimone: lavorare dentro il cielo”.

L’appuntamento, che si terrà giovedì 26 novembre alle ore 16.00 presso l’aula E del Dipartimento di Fisica (via Campi, 213/a) a Modena, vedrà il Ten. Col. Fabio Malaspina, Direttore del Centro Aeronautica Militare di Montagna “Monte Cimone” spiegare l’origine e le attività che si svolgono all’Osservatorio di Monte Cimone.

La meteorologia perde il suo carattere qualitativo con l’invenzione in Italia dei principali strumenti di misura che rendono la meteorologia una scienza. Sempre in Italia viene fondata la prima Accademia scientifica e la prima rete osservativa al mondo. La tradizione meteorologica della zona modenese vide, tra i primi, la costituzione di tre osservatori posti a diversi livelli Modena, Sestola ed il Monte Cimone ed il primo esperimento meteorologico sul Cimone fu effettuato da Geminiano Montanari nel 1671. A tutto oggi, la stazione meteorologica di Monte Cimone è la stazione meteorologica di riferimento per il servizio meteorologico dell’Aeronautica Militare relativamente all’Appennino Tosco Emiliano e partecipa a programmi internazionali dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale.

Il Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare nel 1937 riprese ed ampliò l’Osservatorio sulla cima del Cimone, a 2165 metri di altezza, allo scopo di effettuare studi relativi alle telecomunicazioni ed alla meteorologia. Un vero e proprio “laboratorio tra le nuvole” da dove è possibile ammirare un panorama unico, che copre quasi metà del territorio nazionale, e dove nel dopoguerra si studiarono i temporali, la grandine, le nubi, la nebbia e la radioattività atmosferica.

Negli anni ‘70 si cominciarono a sviluppare programmi legati a tematiche ambientali: le piogge acide, la misura della concentrazione di anidride carbonica e l’ozono atmosferico.

Da quasi vent’anni l’Aeronautica Militare ospita nei suoi locali anche un famoso laboratorio CNR, gestito da un gruppo di ricercatori che opera anche sul K2, dove si effettuano misure per l’inquinamento di fondo e del particolato. Alla fine dello scorso secolo, il prof. Ottavio Vittori, Colonnello e primo Direttore dell’Istituto di Fisica dell’atmosfera di Bologna, poteva affermare “Credo che sia motivo di soddisfazione per gli abitanti dei comuni, che fanno capo alla vetta, apprendere che il prestigio scientifico di Monte Cimone nel mondo non è inferiore a quello di Puy de Dôme in Francia e di Monte Washington negli Stati Uniti”.

Il seminario è aperto a tutti gli interessati.