aids_1Nell’area metropolitana bolognese, nel 2008, si sono registrati 2,7 nuovi casi di AIDS ogni 100 mila residenti (2,4, nel 2007), pari a 30 nuovi casi (erano 26 nel 2007), un dato al di sotto della media regionale (2.8 nuovi casi ogni 100 mila residenti). Inferiore al dato regionale anche quello relativo ai nuovi casi di persone in HIV, 8,8 su 100 mila residenti per l’area bolognese, contro il 9,1 regionale.

Grazie all’efficacia dei farmaci antiretrovirali, che rallentano l’evoluzione della malattia, pur non portando a guarigione, nel corso degli ultimi anni si è progressivamente ridotto il numero delle morti.

I rapporti sessuali sono oggi il principale fattore di rischio nella diffusione dell’infezione del virus HIV. Dal 2000, in Italia, il contatto per via sessuale è cresciuto ininterrottamente fino a raggiungere il 74% dei nuovi casi di infezione da HIV all’anno. La categoria di persone maggiormente a rischio non è più quella dei tossicodipendenti, ma il permanere di questo stereotipo determina una grave sottovalutazione del rischio nel resto della popolazione: in Italia si stima che un sieropositivo su 4 non sappia di esserlo. L’uso della terapia antiretrovirale prima della diagnosi di AIDS, infatti, è influenzato fortemente dalla modalità di trasmissione: soltanto il 22% dei pazienti con fattore di rischio legato ai rapporti sessuali ha effettuato una terapia antiretrovirale, e la scoperta della sieropositività avviene in ritardo solo con la diagnosi di AIDS (ben il 60% dei casi nel 2009), a malattia avanzata. Al contrario, sono il 61% i tossicodipendenti che cominciano precocemente la terapia antiretrovirale. Questa differenza è dovuta all’attenzione che i tossicodipendenti hanno rispetto al rischio AIDS, che li induce ad effettuare precocemente il test.

La diffusione del virus HIV rimane quindi un tema sul quale va mantenuta alta e costante l’attenzione di tutti.

Il Telefono Verde AIDS Regionale gestito dall’Azienda Usl di Bologna

Il Telefono Verde AIDS Regionale è dotato di un call center attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che risponde al Numero Verde 800 85.60.80.

La chiamata è anonima e gratuita da tutti i telefoni fissi della Regione Emilia-Romagna e dai telefoni cellulari. Il call center è dotato di un sistema di risposta automatica che consente al cittadino di ottenere in qualsiasi momento informazioni registrate sulla prevenzione HIV, sulla sindrome HIV/AIDS, sul test HIV, oppure di avere un counselling telefonico con un operatore presente dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 18 e il lunedì mattina dalle 9 alle 12. Attraverso il telefono è possibile prenotare il test in forma anonima e gratuita in tutti i centri della Regione. Nel 2008 hanno utilizzato il Telefono Verde AIDS Regionale 14.349 persone, mentre 10.769 sono quelle che hanno chiamato nel corso dei primi dieci mesi del 2009. 871 sono stati i test HIV prenotati nel 2008, 849 nei primi dieci mesi del 2009. Gli operatori hanno risposto a 4.038 chiamate nel 2008 e a 3.281 nei primi dieci mesi del 2009.

L’assistenza extraospedaliera Aids: quattordici anni di attività iniziata nel dicembre 1995

L’Azienda USL di Bologna ha attivato diverse modalità di assistenza per le persone affette da AIDS e patologie correlate: a domicilio, presso case alloggio (per coloro che non hanno i requisiti o le possibilità di permanere al domicilio), in comunità o presso centri diurni (per coloro che avendo un domicilio e condizioni sanitarie discrete intendono frequentare corsi di formazione, borse lavoro, e training per eventuali inserimenti lavorativi). A giugno 2009 l’Azienda ha seguito, nelle diverse forme di assistenza, 120 persone.

L’Azienda Usl di Bologna fornisce assistenza sanitaria anche ai detenuti del carcere di Bologna. Dal 1 gennaio al 15 settembre 2009 sono state assistite 20 persone HIV positive (17 uomini e 3 donne).