aimi_2“Modena, racconta la tradizione, è stata salvata dalle orde barbariche che non si accorsero di attraversarla grazie alla nebbia calata miracolosamente per mano di San Geminiano. Oggi, questa stessa città, rischia di smarrire se stessa celebrando un “miracolo laico” che l’avvolge di un’altra nebbia, quella del relativismo pratico, che ottunde l’anima e cancella l’identità. Da questa coltre esce la presa di posizione del Sindaco Pighi che confonde l’adesione alla ritualità con l’accettazione dei contenuti del Magistero della Chiesa Cattolica”. Ad affermarlo Enrico Aimi, Consigliere regionale del PDL, intervenuto dopo le dichiarazioni del Primo Cittadino che ha accusato il centrodestra di avere un rapporto strumentale con i cattolici.

“Si dice che chi ha il sospetto ha il difetto e Pighi con queste confuse affermazioni rischia di rivolgersi più ai “creduloni” che ai credenti che sanno perfettamente dove sta la verità, soprattutto riguardo ai temi sensibili. Il Sindaco non e’ certo Attila – ha aggiunto Aimi – ma le posizioni della sinistra su aborto, matrimonio, famiglia, eutanasia e droga sono per la Chiesa Cattolica più che nebbia, come fumo luciferino negli occhi. Non basta “autoproclamarsi” qualcosa per esserlo. I vecchi manicomi erano pieni di Napoleoni e Giuli Cesari – ha sottolineato il coordinatore vicario del Pdl modenese – ma li’ eravamo nello strettissimo ambito della patologia. Come ci si può dunque definire Cattolici se su temi delicati e centrali si e’ al contrario schierati ventre a terra su posizioni più’ sintoniche con l’inquilino del “piano di sotto”, per intenderci quello con la coda e con le corna. Suvvia, non siamo mica sprovveduti. Non e’ che un bel gesto come quello di far portare dai pompieri i fiori alla Madonna per l’Immacolata (rito che si rinnova tutti gli anni dal 1855) sia dirimente delle posizioni filosofiche, culturali e dottrinarie professate fino a ieri. Sul Natale e sul presepe, ad esempio, francescana e italianissima tradizione, queste realtà si sono particolarmente distinte nel passato per una politica che denunciai per primo e ripetutamente a partire all’anno 2000. Negli asili e nelle scuole modenesi andavano in scena non il presepe o la nativita, ma pinocchio e cappuccetto rosso. Si diceva allora per non irritare la suscettibilità delle minoranze. In realta’ era una bufala, non erano gli islamici ad irritarsi ma quegli insegnanti figli di una cultura laicista e “intollerante” verso la Cristianità e le maggioranze. Fece talmente tanto scalpore la mia iniziativa – ha concluso Aimi – che Bruno Vespa mi volle a Porta a Porta. Da li’ le cose un po’ cambiarono e oggi che Pighi sia presente alla deposizione, tra le braccia della Vergine, di un mazzo di fiori mi fa immenso piacere; ma da qui a dare lezioni di teologia al centrodestra ne passa parecchio. Almeno attendiamo che si diradi la bruma. Nell’attesa, solo un consiglio: metta gli antinebbia”.

(Consigliere regionale del PDL Enrico Aimi)