denaro1Sono 481, per un totale di 28 milioni e 550 mila euro, le domande di accesso al credito agevolato provenienti dalle piccole e medie imprese del territorio modenese e accettate dalle banche che hanno aderito all’accordo per il rilancio delle Pmi promosso dalla Provincia di Modena nell’ambito del tavolo anticrisi. L’accordo, in scadenza alla fine del 2009, sarà prorogato al 31 dicembre 2010, grazie alla disponibilità già riscontrata dei firmatari. L’annuncio è stato dato da Palma Costi, assessore provinciale alle Politiche per l’economia locale, rispondendo all’interpellanza sullo «stato di attuazione dell’accordo con le banche» presentata in Consiglio provinciale da Luca Ghelfi (Pdl).

Il dato, aggiornato al 30 novembre, copre un arco di tempo di circa sei mesi, da quando cioè è diventato operativo l’accordo siglato il 23 aprile scorso tra la Provincia, i quattro confidi (Unifidi, Cofim, Ascom fidi, Cofiter), la Camera di commercio e sei istituti di credito: Banca popolare dell’Emilia, Banco san Geminiano e san Prospero, Cassa di risparmio di Cento, Banca modenese, Banca di San Felice, Cassa di risparmio di Vignola. La tendenza è in crescita: il 30 settembre le domande deliberate erano infatti 215 per un totale di circa 12 milioni. L’assessore Costi ha sottolineato che, in quanto soggetto promotore, coordinatore e garante delle azioni necessarie a porre in essere le azioni creditizie, la Provincia «ha giocato la propria credibilità e responsabilità istituzionale nell’indurre banche e confidi a concordare e rispettare criteri comuni di concessione del credito».

Costi ha fatto il punto anche su altri due strumenti di accesso al credito promossi dalla Provincia: il Fondo innovazione e l’anticipazione ai lavoratori della Cassa integrazione straordinaria. Per il Fondo innovazione sono stati approvati da banche e confidi 47 progetti, per un totale di circa sei milioni di euro, sui 72 presentati. Dei 25 rimanenti, per sette è ancora in corso l’istruttoria, tre imprese hanno problemi con le banche, una ha rinunciato e 14 non hanno ancora presentato richiesta agli istituti di credito.

Sono 621, per un totale di tre milioni e 340 mila euro, invece, le domande presentate e accettate per l’anticipo della cassa integrazione straordinaria. Al protocollo d’intesa per il sostegno ai lavoratori delle imprese in crisi hanno aderito otto banche: Cassa di risparmio di Vignola, Banca popolare di San Felice, Bper, Banca modenese, Cassa di risparmio di Cento, Unicredit, Banco san Geminiano e san Prospero, Cariparma.

La Provincia, inoltre, ha ricordato l’assessore Costi, ha impegnato risorse proprie per gli strumenti di accesso al credito: tre milioni di euro in conto capitale per il fondo rotativo del Fondo innovazione, 225 mila euro in conto interessi per fondo di abbattimento dei tassi d’interesse, 35 mila euro per la convenzione sul piccolo credito nell’ambito del quale fino a ora quattro imprese hanno ottenuto finanziamenti agevolati per 90 mila euro.

Nella replica Ghelfi ha sollecitato un approfondimento per «capire l’impatto effettivo di questi interventi» sulle aziende. Per il consigliere del Pdl, che ha sottolineato come «il vero problema sia il rapporto tra banche e imprese», nel settore del credito in questo momento di crisi anche «le Fondazioni bancarie dovrebbero fare la loro parte».