sb10065459a-001Sicurezza totale: è l’obiettivo del progetto europeo TeleFot cui partecipa il Dipartimento di Scienze e metodi dell’Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia, sede di Reggio, insieme ad altre Università europee, alla ditta MetaSystem, ai centri di ricerca europei Technical Research Center (Vtt) finlandese e Istituto per i Trasporti della Grecia, altre importanti ditte internazionali come Navteq, Telefonica e Logica.

Il progetto, finanziato con 14.3 milioni di euro studierà l’impatto di navigatori e smart phones sul compito di guida mediante test sul campo (Field Operational Test) per una mobilità più sicura, ecologica ed efficiente. Il corso di Ingegneria di Reggio è responsabile delle attività di comunicazione e coordina le attività del sito di test italiano.

“TeleFot è la prima iniziativa pan-europea a testare l’impatto di dispositivi mobili evoluti, sempre più diffusi sul mercato, in reali condizioni di guida. Reggio Emilia è una delle 12 città in Europa e la prima in Italia ad ospitare test sul campo su larga scala, che coinvolgono un vasto numero di utenti per un lungo periodo di tempo: oltre un anno di guida”, sottolinea il professor Mauro Dell’Amico, Direttore del Dipartimento di Ingegneria di Reggio. A Reggio Emilia infatti per un anno quasi quattrocento utenti guideranno il proprio veicolo attrezzato con un sistema di rilevazione dello stato del veicolo e del comportamento di guida. Su parte dei veicoli l’utente potrà disporre di uno smart phone, telefono mobile evoluto che include anche funzioni di navigatore, mentre un campione veicoli verrà utilizzato senza questi dispositivi. La comparazione dei dati provenienti dai due tipi di utenti darà la misura dell’impatto di questi dispositivi sulla guida. In particolare il test permetterà di comprendere quali comportamenti corretti, sotto il profilo della sicurezza, possano essere adottati dagli automobilisti che usano questi navigatori. Si verificherà inoltre quali risparmi energetici e di versamenti di inquinanti si potranno avere adottando modalità di guida più “verdi” suggerite dai navigatori. Essenzialmente velocità di trasferimento e percorsi.

Nei giorni scorsi, a Bruxelles si è svolto il primo Stakeholder Forum del progetto: un seminario con interazione con i partecipanti e tavola rotonda finale per mettere a punto gli ultimi aspetti di impatto del progetto sulle comunità.

All’evento, che ha contato più di cinquanta partecipanti fra cui membri della Commissione europea, esponenti di grandi industrie internazionali, importanti università e associazioni di utenti, hanno preso parte l’assessore alla Mobilità del Comune di Reggio Emilia, Paolo Gandolfi e il Mobility manager di Reggio, Alessandro Meggiato.

L’assessore Gandolfi, oltre a sottolineare l’alto livello di rappresentatività di Reggio in questo importante progetto di ricerca testimoniato dal ruolo dell’Università e di Meta System, ha auspicato che si traggano rapidamente dal progetto applicazioni pratiche per migliorare la sicurezza dei cittadini, tra cui possibili sistemi di contenimento automatico delle velocità dei veicoli nelle aree urbane.

“Abbiamo grandi aspettative su questo progetto – ha dichiarato Gandolfi – la sicurezza stradale nelle città non trova in Italia la giusta attenzione, ma è il principale nemico, nostro e dei nostri figli. Un nemico che si annida quotidianamente sulle strade in cui ci muoviamo ogni giorno e che possiamo sconfiggere anche semplicemente facendo rispettare i limiti di velocità e in generale il codice della strada. Nella città del futuro la velocità delle automobili sarà automaticamente ridotta entro i limiti prescritti e forse si realizzerà il sogno di azzerare morti e feriti sulle strade. Questo progetto compie un primo importante passo verso la sicurezza totale in città”.

Ingegneria di Reggio Emilia, nelle persone di Roberto Montanari e Serena Fruttaldo, ha svolto un ruolo essenziale nella predisposizione dell’evento, nel suo coordinamento e nella moderazione degli interventi. Roberto Montanari sottolinea come “questo evento è un’importante occasione per discutere con principali attori europei nell’ambito della sicurezza dei veicoli come migliorare questi sistemi di supporto alla guida e le loro prestazioni”.