Resta alta l’attenzione degli osservatori della Protezione Civile dell’Emilia Romagna sull’ingrossamento del fiume Po e dei suoi affluenti, che da ieri hanno cominciato a aumentare la loro portata a causa delle piogge e del rapido scioglimento della neve. In queste ore, infatti, i corsi d’acqua della regione sono tutti sotto monitoraggio. La fase di attenzione, prevede in particolare il rischio di esondazioni o di frane e innesca l’allerta nei Comuni che sono chiamati a informare la popolazione, effettuare verifiche e, nel caso, chiudere al traffico alcuni tratti di strada, a cominciare dai ponti.

Al momento, secondo i dati della Coldiretti il livello del Po: all’altezza di Pontelagoscuro in provincia di Ferrara, e’ salito di un metro nelle ultime 24 ore. Ma gia’ ieri la sede centrale di Parma e gli uffici emiliani dell’Aipo hanno attivato il servizio di piena. Sotto controllo anche il Reno di Bologna che ieri ha esondato, uscendo dagli argini, seppur senza creare danni significativi. Va meglio a Modena e a Reggio Emilia. Sono infatti stati riaperti oggi alla circolazione anche il ponte Alto, il ponte di Navicello e il passo dell’Uccellino, nel modenese, chiusi da ieri pomeriggio a causa dell’aumento del livello dell’acqua.

“La situazione – confermano i tecnici modenesi impegnati sul fronte del maltempo – sta, infatti, lentamente tornando alla normalita’. Riaperta, infine, via Curtatona, in localita’ Fossalta, che ieri era stata invasa dall’acqua del fiume Tiepido. Da ieri alle 17,30 si circola anche sul ponte tra Sorbolo e Brescello, in provincia di Reggio Emilia. L’allerta rimane comunque alto, specie per le possibili piogge che potrebbero verificarsi da stanotte.