Se un extraterrestre cadesse oggi a Modena e leggesse le dichiarazioni di Paolo Trande avrebbe un’idea dell’Italia alla rovescia, dove il Partito Democratico fa lezioni di unità, coesione, e tenuta dei governi ad un Popolo delle libertà diviso. Peccato che la storia degli ultimi 15 sia l’opposto: governi nazionali di centrodestra che durano quinquenni, e di sinistra che cadono per le turbolenze interne di un’alleanza fondata sull’antiberlusconismo prima che sulla condivisione di ideali.

Quello che accade a Modena è un assestamento interno normale di un partito che arriva da più partiti, e dove trovare spazi può essere difficile. Ognuno poi fa le sue scelte, interne, o esterne. Ma la lezioncina morale del PD che prevede sfracelli, quella no per favore. Pensino alle miserie di casa propria: facendo attenzione anche alle certezze locali, perché perdere 15 punti in percentuale, come è accaduto a loro, vuol dire passare da percentuali bulgare a normali maggioranze. E queste ultime possono cadere, perché nella democrazia dell’alternanza questo può succedere, non è un disastro, anzi è sintomo di salute del sistema.

Augurarsi di vincere per mancanza di avversari, non è democratico.

(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)