Le tecnologie sembrano trasfigurare il corpo come mai in altre epoche: cos’è dunque diventato l’uomo oggi? Di quali emozioni e passioni è capace, quali diritti può ancora esercitare? Ma poi, si può ancora parlare di umano? Ha ancora senso distinguere tra naturale e artificiale? Stefano Moriggi e Gianluca Nicoletti – filosofo il primo, tra i pochi in Italia a non demonizzare la tecnica, e giornalista il secondo, acuto cronista del mondo virtuale – dialogheranno alla Scuola di Etica e Politica della Gabella di via Roma su questioni che da sempre scandiscono la storia dell’uomo, ma che oggi devono essere nuovamente decifrate.

Sarà questa l’occasione per presentare in anteprima venerdì 15 gennaio alle ore 21.00, sotto l’arco di via Roma – il nuovo libro “Perché la tecnologia ci rende umani”, scritto appunto a quattro mani da Nicoletti e Moriggi. Un tema, quello delle tecnologie e del rapporto con l’uomo, particolarmente importante nell’era di Facebook, dei social network e dello spostamento della dimensione sentimentale e affettiva degli umani nella rete, che tanto unisce ma che altrettanto rischia di disperdere. In questo universo “virtuale” che coinvolge milioni di persone ogni istante, quella che è la dimensione corporea dell’uomo rischia di perdere significato? Attorno a questo interrogativo Gianluca Nicoletti e Stefano Moriggi dialogheranno con il pubblico.

Dalle nuove reliquie sintetiche, ritoccate al silicone come nel caso di Padre Pio, alle immagini digitali della salma di papa Wojtyla, dalla diffusione delle protesi fisiche e di quelle emozionali, passando per cyberbadanti, hikikomori e bambole sessuali: è proprio nelle pieghe della tecnologia che gli autori trovano la chiave per riabilitare la dimensione carnale, per molti destinata o condannata a trasfigurarsi in post-umano.

Umani invece resteremo sempre, ed è la tecnologia la prospettiva in cui leggere la nostra stessa evoluzione: Siamo convinti che le tecnologie siano le più attuali e significative forme d’arte del nostro tempo e i laboratori scientifici le nuove botteghe da cui prenderà forma e vita lo stile di un’epoca, oltre che lo stesso concetto di umano.

Stefano Moriggi, filosofo della scienza, si occupa di teorie e modelli della razionalità con particolare attenzione al pragmatismo americano. Già docente nelle università di Brescia, Parma, Milano, e presso la European School of Molecular Medicine (SEMM), è membro dell’International School for the Promotion of Science, del Centro de Estudos do Pragmatismo (PUC-SP, Brazil) e consulente del Piccolo Teatro di Milano.

Gianluca Nicoletti, giornalista de “La Stampa”, da una quindicina di anni segue e sperimenta di persona le evoluzioni delle protesi emozionali e le conseguenti mutazioni nelle relazioni tra umani. Sulle sue osservazioni ed esperienze ha pubblicato saggi e romanzi. Parla alla radio quotidianamente analizzando il rapporto tra mass media e realtà, prima alla RAI con Golem, ora a Radio24 con Melog 2.0. Scrive su “Wired”.